Colonna Traiana

Colonna Traiana roma point of viewLa Colonna Traiana è situata a Roma nel foro Traiano sin dal II secolo d.C. (precisamente viene inaugurata nel 113 d.C.), quale omaggio alla battaglia e alla conquista della Dacia (l’odierna Romania) da parte dell’Impero romano, avvenuta tra il 101 ed il 106, sotto la guida dell’imperatore Traiano.

Il Foro di Traiano, o anche detto Forum Ulpium, viene eretto nel 112 d.C. su progetto dell’architetto Apollodoro di Damasco per volontà dall’imperatore Traiano e con il bottino ottenuto a seguito della conquista della Dacia. Il Foro di Traiano comprendeva, in particolare la Basilica Ulpia, due Biblioteche e, per l’appunto, la Colonna Traiana.

La Colonna Traiana, di ordine dorico, è una colonna coclide (un tipo di monumento onorario romano realizzato in una sorta di spirale) di marmo bianco di Carrara, suddiviso in diciotto imponenti blocchi. Nei suoi circa trenta metri di altezza sono rappresentate le vicende delle diverse battaglie condotte dall’imperatore Traiano contro i Daci, sotto al guida del re Decebalo (il quale alla fine si uccide, tagliandosi la gola con un pugnale). In particolare sono raffigurate a rilievo, in perfetto ordine cronologico, con una lettura che parte dal basso verso l’alto e da sinistra a destra, le campagne dell’imperatore Traiano in Dacia, la prima del 101-102 d.C. e la seconda del 105-106 d.C. L’imperatore Traino è certamente il soggetto più rappresentato, oltre sessanta volte, mentre resta ancora ignoto lo scultore dell’opera.

La Colonna Traiana poggia su un enorme basamento cubico al cui interno, in origine, vengono collocate i resti dell’imperatore Traiano e di sua moglie Plotina, mentre sulla sommità si trovava la statua bronzea raffigurante l’imperatore Traiano. La stessa viene fatta sostituire con la statua in bronzo di San Pietro, nel 1588, per volere di papa Sisto V, a seguito del restauro di Domenico Fontana.

Con il basamento e la statua posta sulla sommità, la Colonna Traiana raggiunge l’altezza complessiva di circa quaranta metri.

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