Creugante. Opera di Antonio Canova

Creugante

Creugante. Opera di Antonio Canova. Palazzo Papafava a Padova (collezione privata).

Il Creugante è una scultura in gesso realizzata nel 1806 circa dallo scultore veneto Antonio Canova ed attualmente conservata presso il Palazzo Papafava a Padova (collezione privata).

L’opera (della quale esistono diverse copie) raffigura il duello tra i due pugilatori, Creugante da Durazzo e Damosseno di Siracusa, durante i giochi Nemei nella polis di Nemea, città della Grecia. La gara si conclude in parità, e pertanto viene deciso che ciascuno dei due antagonisti possa sferrare un solo colpo all’avversario.

Canova rappresenta l’ultimo atto della gara e raffigura Creugante, in un atteggiamento più fermo rispetto al suo avversario Damosseno, ben piantato a terra con le gambe divaricate con il braccio sinistro e il pugno chiuso sopra la testa, e la mano destra con il pugno chiuso, pronto per essere sferrato contro l’avversario. Notevole è la tensione muscolare del corpo, con una energia che anticipa il futuro movimento, e che richiama l’arte classica.

Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) è stato un rinomato scultore e pittore di origine veneta, annoverato quale principale esponente del Neoclassicismo italiano. Tra le sue opere principali occorre citare “Amore e Psiche” (anno 1787 – 1793, conservato presso il Museo del Louvre di Parigi), “le Tre Grazie” (anno 1812 – 1817, una versione conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, mentre la replica successiva è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra), la statua dedicata a “Paolina Borghese” (anno 1804 – 1808, esposta presso la Galleria Borghese di Roma); la “Maddalena penitente” (anno 1793 – 1796 conservata a Palazzo Doria-Tursi a Genova); il Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (anno 1798-1805, conservata all’interno dell’Augustinerkirche di Vienna); la scultura raffigurante Adone e Venere (anno 1794, conservata presso il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra); la Danzatrice con le mani sui fianchi (databile 1811-1812, conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); la Venere italica (anno 1804-1812, conservata presso la Galleria Palatina di Firenze); il gruppo scultoreo di Ercole e Lica (databile tra il 1795 e il 1815 circa – conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma); l’Autoritratto di Antonio Canova (databile al 1812 circa), conservato presso il Museo di Roma.

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