Le origini del Dadaismo
Il Dadaismo è un movimento artistico-letterario fondato nel 1916 a Zurigo da T. Tzara (poeta e saggista rumeno) , H. Arp (pittore e scultore francese), M. Janco ed altri intellettuali europei che si rifugiano in Svizzera per sfuggire alla prima guerra mondiale.
Uno dei luoghi in cui si forma e sviluppa il movimento che da vita al Dadaismo è il Cabaret Voltaire, un locale in cui
“ Alle letture poetiche si succedono danze con maschere negre costruite da Janco o con costumi meccanici che intralciano i movimenti, la recitazione di manifesti, la presentazione di dipinti e sculture e altre invenzioni estemporanee” (F. Redeschini).
Il dadaismo quale specchio del dolore che affligge la furia cieca dell’Europa
Il dadaismo è un movimento generato da una forma di protesta e di rivolta nei confronti di una società che ha dapprima inneggiato all’uomo ed ai suoi valori spirituali e, dopo, l’ha condotto alla guerra e alla distruzione.
La furia cieca che sconvolge l’Europa fa crollare speranze ed illusioni e spinge un gruppo di artisti tedeschi , rumeni, svizzeri, americani, a far sentire il loro grido di accusa e di dolore attraverso il dadaismo.
Secondo il Dadaismo “il mondo non è più un posto dove è possibile la costruzione logica e razionale e l’artista può soltanto provocare”.
Il Dadaismo si sviluppa nella e per la massa. Non serve dipingere in un atelier o scrivere poesie per pochi interessati: il ruolo del dadaista è tra la folla e infatti gran parte dell’attività degli artisti di Zurigo è legata alle famose serate al Cabaret Voltaire, dove si recitano poesie senza senso e si suonano musiche assurde con lo scopo di deridere il pubblico e i suoi ideali.
Accanto a questo aspetto puramente nihilistico e distruttivo nei confronti della realtà, gli artisti che ruotano attorno al movimento del dadaismo affiancano anche un’attività legata al concetto di creatività nella quale ritroviamo le loro idee e il loro problemi.
Il Dadaismo a Zurigo
Nel vivace gruppo di Zurigo troviamo H. Ball, R. Huelsenbeck, H. Richter, H. Arp (tedeschi), Sophie Taeuber (svizzera), Tzara e Janco (rumeni).
Tra gli artisti di maggior spessore che ruotano nel movimento del dadaismo a Zurigo vanno annoverati Arp e Sophie Taeuber , marito e moglie, pongono l’accento sull’opera artistica come frutto del caso e quindi al di fuori di ogni regola e schema predisposto:
frammenti di carta e di stoffa sono sufficienti a definire molti dei loro quadri.
Il dadaismo a New York
Altro centro del dadaismo è la città di New York con artisti come M. Duchamp e F. Picabia.
Picabia irride la presunzione tecnologica americana con ironici disegni.
M. Duchamp svolge complessi racconti fantastici con l’aiuto di forme desunte dall’esperienza comune:
“La marrieé mise a nu par ses célibataires, meme”, cioè “La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche”, è una delle sue opere più complesse.
Il dadaismo in Germania
Nel 1917 Helsenbeck si trasferisce da Zurigo a Berlino e con lui il dadaismo arriva anche in Germania.
Qui il dadaismo incontra problematiche completamente diverse assumendo caratteristiche del tutto originali.
La protesta da cui muove il dadaismo diventa uno strumento di lotta e d’azione come si può notare nella rivista “Der Dada” pubblicata nel 1919-1920 in cui appaiono violente polemiche sociali illustrate dai disegni satirici di G.Grosz (Metropolis ; Funerale del poeta Panizza).
A Colonia il dadaismo è celebrato da Max Ernst che ha partecipato a tutte le esperienze d’avanguardia contemporanee e si avvale principalmente della tecnica del “collage”:
unisce sullo stesso piano, immagini di realtà diverse che non hanno alcun rapporto tra loro.
Estrapolate dal contenuto naturalistico mettono in luce un mondo bizzarro e imprevisto.