Fanciullo con canestro di frutta. Opera del Caravaggio

Fanciullo con canestro di frutta galleria borgheseFanciullo con canestro di frutta è un dipinto (olio su tela, cm, 74×78 ) realizzato tra il 1593 ed il 1594 dal celebre pittore italiano Michelangelo Merisi, meglio noto come il Caravaggio ed attualmente conservato presso la Galleria Borghese di Roma.

La maggior parte dei critici ritiene che l’opera Fanciullo con canestro di frutta viene realizzata durante il c.d. periodo “romano” quando il Caravaggio si trova presso la bottega del pittore Giuseppe Cesari, più noto come il Cavalier d’Arpino, suo primo maestro. Quest’ultimo non intuisce subito le altissime qualità artistiche del Caravaggio, ordinandogli di eseguire esclusivamente nature morte, per lo più “fiori e frutti”.

L’opera rientra nelle composizioni giovanili del Caravaggio (all’epoca poco più che ventenne) e risale allo stesso periodo del dipinto Bacchino malato anch’esso eseguito presso la bottega del Cavalier d’Arpino (anno 1593-1594); tale notizia è confermata dalla circostanze che nel 1607, molto quadri vengono sequestrati al Cavalier d’Arpino dagli emissari di Papa Paolo V (al secolo Camillo Borghese) e successivamente donati al Cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, collezionista d’arte nonchè suo nipote. Il sequestro prende origine da un processo che vede coinvolto il Cavalier d’Arpino con l’accusa di aver sfregiato il pittore Cristoforo Roncalli, più noto come il Pomarancio. In tal modo i due dipinti il Fanciullo con la canestra di frutta e Bacchino malato entrano a far parte della collezione della Galleria Borghese.

Una altra parte della critica ritiene invece che l’opera Fanciullo con canestro di frutta viene eseguita dal Caravaggio fuori dalla bottega del Cavalier d’Arpino, facendo posare un suo amico pittore, certo Mario Minniti, con cui il  divideva l’alloggio.

Ne deriva che l’identità del personaggio ritratto nell’opera è tutt’ora sconosciuta. Nè può ritenersi l’ipotesi, come avanzano alcuni esperti studiosi, della rappresentazione di una donna (ipotesi avanzata dal dettaglio della spalla scoperta, simbolo di sensualità femminile) in quanto è cosa accertata che al Caravaggio non siano mai state attribuite relazioni con dame dell’epoca.

Il dipinto è contraddistinto da un eccezionale realismo, con il giovane in posa di tre quarti, che regge il cesto colmo di diverse tipologie di frutti, molti dei quali riportano piccole imperfezioni naturali. Alcuni esperti vedono nel quadro una discordanza tra la muscolatura del collo nello sforzo di reggere la cesta con il fatto che la stessa venga sorretta da un solo braccio anziché entrambi.

L’opera, a luce quasi frontale, offre agli spettatori uno scorcio di chiaroscuri nei quali emergono indiscusse le enormi capacità artistiche del Caravaggio: basti ammirare i particolari cromatici della cesta e i colori della frutta e delle foglie.

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