Fanny Salvini Donatelli, all’anagrafe Francesca Lucchi (Firenze, 1815 – Milano, 1891) è stata una famosa cantante lirica italiana, nella specie un soprano, tra le più rinomate del XIX secolo.
Il doppio cognome deriva dai suoi due matrimoni: il primo nel 1831 con l’ attore Giuseppe Salvini, il secondo con il cantante lirico Gaetano Donatelli.
Nata a Firenze, nel 1815 in una famiglia ricca e benestante, Fanny Salvini Donatelli intraprende sin da giovanissima, a seguito della morte del padre, una carriera da attrice, e solo in un secondo momento, inizia a studiare canto, per puro caso. Nel 1839 fa il suo debutto al Teatro Apollo di Venezia interpretando il ruolo di Rosina ne “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini.
Successivamente lavora nei più importanti teatri italiani, in particolare al Teatro La Fenice di Venezia dove nel 1848 si esibisce nel ruolo di Editta in “Allan Cameron” di Giovanni Pacini e nel 1853 nel ruolo di Donna Eleonora in “La prigioniera” di Carlo Ercole Bosoni, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro Regio di Torino, al Teatro Regio di Parma dove nel 1851 si esibisce nell’ “Elmina” nell’opera di Salvatore Sarmiento, oltre ai più celebri teatri europei, specialmente a Parigi, a Vienna dove nel 1843 fa il suo esordio nel ruolo di Abigaille nel “Nabucco” di Giuseppe Verdi e a Londra, dove nel 1858 si esibisce al Theatre Royal, Drury Lane nel ruolo di Leonora ne “Il trovatore” sempre di Giuseppe Verdi.
Il successo, sempre crescente, la porta a divenire la principale interprete dei melodrammi dei più celebri operisti dell’Ottocento, come Giuseppe Verdi (“Ernani“, “Il corsaro“, “I due Foscari“, “Rigoletto“, “I Lombardi alla prima crociata“), Gaetano Donizetti, (per il quale interpreta i ruoli di Maria in “Maria di Rohan“, Norina nel “Don Pasquale“, Lucia in “Lucia di Lammermoor“, Linda in “Linda di Chamounix”), Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini (per il quale interpreta il ruolo di Elvira ne “I puritani“), e Saverio Mercadante (per il quale interpreta il ruolo di Elaisa in “Il giuramento“).
Ma il ruolo che la rende famosa in tutto il mondo e che viene creato esclusivamente per lei è quello di Violetta nell’opera “La traviata” di Giuseppe Verdi, eseguita per la prima volta il 6 Marzo del 1853 al Teatro La Fenice di Venezia.
Inizialmente Giuseppe Verdi manifesta delle incertezze sulla possibile esibizione di Fanny Salvini Donatelli, dal corpo florido e robusto, nel ruolo di Violetta, una donna malata di tubercolosi. Il compositore invia una missiva nella quale sprime i suoi dubbi al manager del Teatro La Fenice di Venezia, ma la stessa arriva troppo tardi. I risultati della prima serata di apertura concretizzano i dubbi di Giuseppe Verdi, mentre le serate successive affermano il trionfo dell’opera.
Dopo una eccezionale carriera operistica, Fanny Salvini Donatelli si ritira dalle scene nel 1860. Muore a Milano nel 1891.