Félia Litvinne, all’anagrafe Françoise-Jeanne Schütz (San Pietroburgo, 11 Ottobre 1860, – Parigi, 12 Ottobre 1936) è stata una famosa cantante lirica di origine russa, nella specie un soprano, tra le più rinomate ed apprezzate del XIX e del primo decennio del XX secolo.
Nata a San Pietroburgo, nel 1860, Félia Litvinne sin dalla tenera età mostra la sua passione per la musica e per il canto, che studia a Parigi sotto la guida della famosa cantante lirica, pianista e compositrice francese di origini spagnole, Pauline Viardot.
Il suo debutto operistico avviene nel 1883 al al Théâtre des Italiens di Parigi nel ruolo di Amelia nel “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi.
Prende in tal modo avvio la sua straordinaria carriera operistica, che la porta a calpestare i più importanti teatri internazionali in particolare si esibisce a New York, a Parigi, a Londra, a Mosca, a San Pietroburgo e a Bruxelles. In Italia viene acclamata in particolare al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro dell’Opera di Roma e al Teatro La Fenice di Venezia.
Apprezzata per le sue doti tecniche e per la sua coloratura ed estensione vocale che le consente di passare dal registro di mezzosoprano a quello di soprano drammatico, Félia Litvinne diventa la principale interprete di diversi ruoli come Valentine in “Les Huguenots” di Giacomo Meyerbeer (debuttando nel 1896 al Metropolitan Opera di New York), Natasha in “Rusalka” di Aleksandr Sergeevič Dargomyžskij, Donna Anna nel “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart, Chimène in “Le Cid” di Jules Massenet, nell’ “Aida” di Giuseppe Verdi, fino a specializzarsi nelle opere wagneriane come Brünnhilde nel “Siegfried” (nel Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner) e Isotta nel “Tristan und Isolde“.
Nel 1916 si ritira definitivamente dalle scene, e si trasferisce a Parigi, per dedicarsi all’insegnamento.
Félia Litvinne muore a Parigi il 12 Ottobre del 1936, all’età di settantasei anni.