La “Fontana di Piazza Santa Maria in Trastevere” si trova a Roma, al centro della omonima Piazza di fronte la Basilica di Santa Maria in Trastevere, nel rione Trastevere.
La “Fontana di Piazza Santa Maria in Trastevere” è considerata la fontana più antica di Roma, e si presume che la stessa dovrebbe risalire all’epoca dell’imperatore romano Augusto (27 a.C. – 14 d.C.). In origine la fontana veniva alimentata dall’ Acqua Alsiatina, l’acquedotto costruito nel 2 a.C. da Augusto per la naumachia ovvero il bacino dove si tenevano i combattimenti navali, situato proprio nella zona di Trastevere.
Nel corso dei secoli la “Fontana di Piazza Santa Maria in Trastevere” ha subito diversi restauri ad opera di diversi architetti e scultori, e nonostante ciò è una delle poche fontane romane che conserva ancora l’impostazione origianaria.
In particolare seguendo un ordine cronologico, il primo restauro viene eseguito tra il 1496 ed il 1501 ad opera di Donato Bramante, quando la fontana è collocata su un lato della Piazza; un successivo intervento avviene ad opera di Giovanni Fontana che cambia la forma della vasca da quadrata ad ottagonale, (in questo periodo la fontana viene alimentata dall’acquedotto Felice ad opera di Girolamo Rainaldi); nel 1658 la fontana viene restaurata da Gian Lorenzo Bernini, che la innalza su gradini e la colloca al centro della piazza e, sotto il profilo ornamentale, introduce ai lati della vasca quattro conchiglie rivolte verso l’esterno e lo stemma di Alessandro VII (sempre in tale periodo viene alimentata dall’acquedotto dell’”Acqua Paola” dal momento che viene aumentato il volume d’acqua della fontana), mentre nel 1694 l’ulteriore restauro viene affidato a Carlo Fontana che amplia la portata della vasca e introduce le quattro grosse conchiglie rivolte verso l’interno della vasca, in sostituzione delle precedenti (traendo ispirazione dalla Fontana delle Api del Bernini).