La “Fontana di Piazza dell’Aracoeli” si trova a Roma in Piazza dell’Aracoeli, di fronte la Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, a pochi passi dal Campidoglio e da Palazzo Venezia, nel rione Campitelli.
La “Fontana di Piazza dell’Aracoeli” viene commissionata da Papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, e viene realizzata nel 1589 dagli scultori e scalpellini Andrea Brasca, Pietro Gucci e Pace Naldini su progetto dell’ architetto e scultore italiano Giacomo Della Porta.
Invero, intorno all’anno 1589, per volontà di Papa Sisto V, ovvero Felice Peretti, si procede alla realizzazione del nuovo acquedotto, che viene chiamato dal suo nome “Acqua Felice“, ad opera dell’architetto Giovanni Fontana, fratello di Domenico Fontana, e successivamente inizia la costruzione di una serie di fontane, pubbliche e private, con lo scopo di rifornire sotto il profilo idrico i rioni che si trovano sui colli Viminale e Quirinale e della zona dell’isola Tiberina.
In origine la fontana poggia su tre gradini e viene situata al centro della Piazza dell’Aracoeli, ma a seguito della demolizione e dello sventramento della piazza per la costruzione del Vittoriano, viene spostata in una posizione più decentrata e laterale.
La “Fontana di Piazza dell’Aracoeli” è costituita da due bacini ovali di marmo, di cui il primo, più ampio è decorato con quattro mascheroni esterni e un catino superiore, a forma di calice, anch’esso circolare e ornato con quattro mascheroni esterni, sulla cui sommità si trovano quattro putti che versano acqua da piccole anfore.
Tra i putti, collocati in forma circolare, si trova il trimonzio, inserito sotto il pontificato di Papa Alessandro VII, e simbolo araldico della famiglia Chigi, alla quale il papa appartiene.
Sotto il pontificato di Clemente XI, nei primi anni del Settecento, vengono rimossi i due gradini sui quali poggia la fontana e sostituiti da un’ampia piscina di raccolta dell’acqua e nel corso dell’Ottocento vengono inserite delle colonnine in pietra con sbarre in ferro.