Futurismo: il Programma d’Azione di Filippo Tommaso Marinetti

Amore del pericolo, culto per il coraggio, ammirazione per la velocità: questi i postulati principali del Futurismo che si afferma con l’ardire un po’ arrogante di voler rinnovare il mondo rinnegando e disprezzando il passato.

Siamo nel primo decennio del Novecento e la civiltà ha compiuto passi da gigante. Scienza ed industria sono in netta espansione ed il progresso tecnologico ha creato nuovi idoli: elettricità, dinamismo, velocità.

Prendendo atto di tali mutamenti, il Futurismo pone l’uomo a contatto diretto col mondo in cui vive. E’ il primo movimento d’avanguardia che si presenta come proposta di rinnovamento integrale, di cultura e di comportamento, auspicando un incontro diretto tra arte e vita.

Deve a quest’aspirazione la sua importanza:

voler conciliare la mentalità dell’Ottocento con la tecnologia del nuovo secolo affinché si affermi la promettente figura dell’“Homo tecnologicus” rispetto all’uomo del passato.

Padre del Futurismo è il poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti che si rivolge a poesia, scultura, pittura e musica, proponendo un nuovo atteggiamento nei confronti del concetto stesso d’arte. 

Il 20 gennaio del 1909 Marinetti pubblica sul ”Figarò” di Parigi uno scritto intitolato “Manifeste du Futurisme” in cui sono già contenuti tutti i caratteri del movimento: egli é il principale animatore ma anche il suo abilissimo organizzatore culturale. Consapevole della velocità d’informazione propagata dai mass-media comprende immediatamente anche l’importanza delle campagne pubblicitarie e, infatti, alcune delle sue prove migliori, le offre nell’inventiva lucida e aggressiva dei “manifesti”, veri e propri proclami che assumono, grazie alla sua accattivante scrittura, la dignità di generi letterari.

Ma questa reazione di diniego del passato, ha una spiegazione diversa? Cosa nasconde un così veemente disappunto?

In particolare il rifiuto di una cultura ottocentesca troppo condizionata dai modelli storici e dall’idea di un’arte propugnatrice di facili fughe nel mondo dei sogni.

Il Futurismo vuole invitare l’uomo “antico” a prendere in mano, con coraggio ed impegno, le redini del mondo presente esortandolo ad uscire dal torpore psicologico per affrontare in modo più dinamico, vita e società.

Il Futurismo cerca l’ispirazione nella scienza e nella tecnologia, con un’attenzione specifica al concetto di movimento attraverso lo spazio.

In tal senso lo sviluppo industriale può avere un ascendente positivo sull’arte.

Di fondamentale importanza è che il Futurismo attraversa due fasi nettamente divise tra loro dalla Prima Guerra Mondiale.

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