Giorno e notte

Giorno e notte Mania di solitudine Tu sei come una terra Canto del fuoco ParadisoGiorno e notte

Anche una piuma che vola può disegnare
la tua figura, o il raggio che gioca a rimpiattino
tra i mobili, il rimando dello specchio
di un bambino, dai tetti. Sul giro delle mura
strascichi di vapore prolungano le guglie
dei pioppi e giù sul trespolo s’arruffa il pappagallo
dell’arrotino. Poi la notte afosa
sulla piazzola, e i passi, e sempre questa dura
fatica di affondare per risorgere eguali
da secoli, o da istanti, d’incubi che non possono
ritrovare la luce dei tuoi occhi nell’antro
incandescente – e ancora le stesse grida e i lunghi
pianti sulla veranda
se rimbomba improvviso il colpo che t’arrossa
la gola e schianta l’ali, o perigliosa
annunziatrice dell’alba,
e si destano i chiostri e gli ospedali
a un lacerìo di trombe…

(poesia di Eugenio Montale da “La bufera e altro”, ciclo – Finisterre 1940-1942, pubblicato a Lugano nel 1943).

Eugenio Montale (Genova, 12 Ottobre 1896 – Milano, 12 Settembre 1981) è stato un celebre e rinomato scrittore, filosofo, critico letterario e musicale, annoverato tra le personalità letteraria italiane più importanti del XX secolo.

Tra le sue opere più importanti occorre citare le raccolte poetiche “Ossi di seppia” pubblicata nel 1925, “Le occasioni” pubblicata nel 1939, “Xenia” pubblicata nel 1966, “Satura” pubblicata nel 1971, “Il Diario del ’71 e del ’72” pubblicato nel 1973.

La lirica “Giorno e notte” fa parte della prima sezione – Finisterre, datata 1940-1942, pubblicata a Lugano nel 1943 e poi confluita nella raccolta poetica “La bufera e altro” a cui si aggiunsero ulteriori componimenti e nella sua edizione definitiva.

In definitiva l’opera risulta divisa in sette sezioni: Finisterre, Dopo, Intermezzo, “Flashese dediche, Silvae, Madrigali privati, e Conclusioni Provvisorie, formata da sole due poesie, quali Piccolo testamento e Il sogno del prigioniero, datate rispettivamente 12 maggio 1953 e dell’ottobre 1954.
Elemento di tutto il ciclo è la guerra, vissuta quando il poeta si trovava a Firenze.

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