Girolamo di Domenico. Madonna col Bambino

Girolamo di Domenico

Madonna col Bambino. Opera di Girolamo di Domenico

La Madonna col Bambino è un dipinto (tempera su tavola) databile tra la metà del XV secolo e la metà del XVI secolo, attribuito al pittore senese Girolamo di Domenico ed attualmente conservato presso il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra di Montalcino, in Toscana.

L’opera proviene dal Conservatorio di Santa Caterina d’Alessandria in Montalcino.

Girolamo di Domenico è stato un celebre pittore senese documentato dal 1479 al 1513, del quale si hanno poche notizie in merito alla sua formazione professionale e al suo percorso artistico. Pur non avendo avuto ricchi e facoltosi committenti tra le sue opere occorre necessariamente citare il ciclo di affreschi eseguito tra il 1490 e il 1493 nell’oratorio di San Rocco a Seggiano, in provincia di Grosseto, raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra San Sebastiano, San Bartolomeo, San Gervasio, San Bernardino da Siena (parete centrale), la Deposizione dalla Croce e la Madonna del latte con San Sebastiano e San Rocco (parete di sinistra), i Santi Protasio, Agostino, Rocco e Girolamo (parete di destra), e l’Eterno Padre e gli Evangelisti, (nella volta); l’affresco del primo Cinquecento raffigurante la Madonna in trono con Bambino, con i Santi Maria Maddalena, Bernardino da Siena, Caterina d’Alessandria, conservato nella Pieve dei Santi Stefano e Degna a Castiglione d’Orcia; il dipinto raffigurante la Madonna col Bambino, Angeli e Santi conservato nella Chiesa di San Niccolò a Spedaletto, vicino Pienza; il dipinto Madonna col Bambino e Santi, (fine Quattrocento-inizio Cinquecento) conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.

L’opera la Madonna col Bambino risente della pittura senese dell’epoca, ispirata anche dalle novità fiorentine (Siena e Firenze erano sulla stessa linea artistica e pittorica); un dipinto determinato da una certa sobrietà stilistica e dalla delicatezza delle forme compositive che richiama l’arte classica la quale si pone alla base del Rinascimento italiano.

La semplicità della scena si contrappone ad una ricchezza dei particolari tipici della scuola senese come la spilla a forma di stella sul prezioso mantello della Madonna o la collana di piccole perle rosse al collo di Gesù, e ancora il tessuto damascato del cuscino su cui poggia il Bambino, mentre il taglio degli occhi e l’espressione della Vergine (anche se in posizione frontale allo spettatore), e i lineamenti del capo e del viso del Bambino richiamano la pittura del Sassetta, al secolo Stefano di Giovanni di Consolo.

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