Hai un sangue, un respiro
Hai un sangue, un respiro.
Sei fatta di carne
di capelli di sguardi
anche tu. Terra e piante,
cielo di marzo, luce,
vibrano e ti somigliano ‒
il tuo riso e il tuo passo
come acque che sussultano ‒
la tua ruga fra gli occhi
come nubi raccolte ‒
il tuo tenero corpo
una zolla nel sole.
Hai un sangue, un respiro.
Vivi su questa terra.
Ne conosci i sapori
le stagioni i risvegli,
hai giocato nel sole,
hai parlato con noi.
Acqua chiara, virgulto
primaverile, terra,
germogliante silenzio,
tu hai giocato bambina
sotto un cielo diverso,
ne hai negli occhi il silenzio,
una nube, che sgorga
come polla dal fondo.
Ora ridi e sussulti
sopra questo silenzio.
Dolce frutto che vivi
sotto il cielo chiaro,
che respiri e vivi
questa nostra stagione,
nel tuo chiuso silenzio
è la tua forza. Come
erba viva nell’aria
rabbrividisci e ridi,
ma tu, tu sei terra.
Sei radice feroce.
Sei la terra che aspetta.
21 marzo 1950
(poesia Hai un sangue, un respiro, tratta dalla raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, 11 marzo – 11 aprile 1950).
A Constance Dowling sono dedicate le poesie della raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, (dieci poesie, otto in italiano e due in inglese, scritte a Torino tra l’11 Marzo e il 10 Aprile del 1950 e pubblicate postume nel 1951 dopo il suicidio di Cesare Pavese, tutte incentrate sulla delusione del rapporto con Constance Dowling e del fatto che lei non lo ricambia nei suoi sentimenti amorosi). Oltre a questa raccolta è dedicato a Constance anche l’ultimo romanzo di Pavese dal titolo La luna e i falò (scritto tra il 18 Settembre e il 9 Novembre 1949 e pubblicato nell’Aprile del 1950).
Constance Dowling (New York, 24 Luglio 1920 – Los Angeles, 28 Ottobre 1969) è stata una famosa attrice cinematografica statunitense ed è stata l’ultima passiona amorosa dello scrittore piemontese Cesare Pavese, musa ispiratrice delle sue ultime poesie. Cesare Pavese si toglie la vita il 27 Agosto del 1950 a Torino.