Isabella d’Este nel regno di Armonia. Opera di Lorenzo Costa

Isabella d'Este nel regno di ArmoniaIsabella d’Este nel regno di Armonia” (o Allegoria dell’incoronazione di Isabella d’Este) è un dipinto (tempera e olio su tela, cm 164,5×197,5) realizzato tra il 1505 e il 1506 dal pittore ferrarese  Lorenzo Costa il Vecchio, ed attualmente conservato presso il Museo del Louvre di Parigi.

Isabella d’Este (Ferrara, 17 Maggio 1474 – Mantova, 13 Febbraio 1539), figlia primogenita del duca Ercole I d’Este e Eleonora d’Aragona nonchè sorella di Beatrice d’Este duchessa di Milano e consorte di Ludovico Sforza detto il Moro, è stata una delle nobildonne più rinomate e più influenti del Rinascimento italiano o meglio definita come la “primadonna” del mondo. A seguito del matrimonio con Francesco II Gonzaga, Isabella d’Este acquisisce il titolo di marchesa di Mantova.

Donna colta e raffinata, Isabella d’Este trasforma negli anni la corte di Mantova in uno dei centri più importanti d’Europa, frequentato dai più illustri scrittori, poeti, artisti e musicisti dell’epoca come Ludovico Ariosto, Raffaello Sanzio e Andrea Mantegna. Il suo studio o meglio “studiolo” come lei ama definirlo, viene decorato con gli affreschi e le opere di Andrea Mantegna, Perugino, Lorenzo Costa e Correggio.

Il dipinto “Isabella d’Este nel regno di Armonia” originariamente viene commissionato al pittore Andrea Mantegna ma a seguito della sua morte avvenuta nel 1506 l’opera viene affidata a Lorenzo Costa il Vecchio e destinato proprio per lo studiolo di Isabella d’Este nel Castello di San Giorgio a Mantova, unitamente ad altri tre dipinti cme il “Parnaso” e il “Trionfo della Virtù” del Mantegna e la “Lotta tra Amore e Castità” del Perugino.

Il dipinto “Isabella d’Este nel regno di Armonia” è una figurazione allegorica dell’Armonia, dove la figura femminile al centro dell’immagine, Isabella d’Este, è incoronata d’alloro, simbolo di armonia. L’opera è contornata da una serie di figure come  Diana e Mercurio, e in basso due Virtù: la Perseveranza (la quale incorona il bue) e la Purezza (che incorona l’agnello). Tutte le figure aleggiano su uno sfondo paesaggistico caratterizzato da tonalità cromatiche accese e brillanti.

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