Jeanne Schmahl (Gran Bretagna 1846 – 1915) di origine inglese naturalizzata francese è stata una attivista per l’ emancipazione femminile e per il riconoscimento e la promozione dei diritti delle donne, in particolare il diritto delle donne di disporre del proprio reddito.
Jeanne Schmahl nasce in Gran Bretagna da una famiglia benestante (padre inglese e mamma francese) che le consente di studiare e di istruirsi. Si trasferisce poi in Francia per completare i suoi studi in medicina e lì conosce Henry Schmahl che sposa poco dopo acquisendo, di conseguenza, la cittadinanza francese.
In Francia, a Parigi inizia ad interessarsi alle condizioni sociali delle donne e, a seguito, dell’ incontro con la giornalista e scrittrice dall’ impronta femminista Maria Deraismes entra far parte attivamente dei gruppi femministi. In un primo momento si batte per il riconoscimento del diritto di istruzione alle giovani donne quale valido presupposto per il miglioramento della condizione sociale femminile. Successivamente rimane fortemente colpita dal fatto che le donne francesi non possono disporre personalmente del loro salario, il quale viene consegnato dal datore di lavoro direttamente nelle mani del marito che rimane, pertanto, il solo ad averne il controllo e a poterne disporre.
Sulla base di tali presupposti Jeanne Schmahl inizia la sua azione per una riforma legislativa : il suo obiettivo è quello di abolire le norme del Codice Napoleonico che negano alla donna sposata il diritto di poter disporre del suo guadagno. Soltanto attribuendo alla donna la sua libertà economica si può portare avanti, in modo concreto, il processo di emancipazione femminile.
Nel 1893 Jeanne Schmahl fonda “L’Avant-Courrière”, una associazione che ha tra i suoi obiettivi quello di sollecitare una riforma legislativa incentrata sul riconoscimento alla donna, anche in costanza di matrimonio, del diritto di poter disporre del proprio reddito e il riconoscimento del diritto della donna ad essere testimone in atti pubblici e privati.
Jeanne Schmahl trova sostegno anche in altre donne dell’alta borghesia francese, come Juliette Adam, Jeanne Chauvin, Jane Misme che unitamente a lei collaborano attivamente all’associazione.
La legge sul diritto della donna ad essere testimone in atti pubblici e privati viene approvata nel 1987 e più tardi nel 1907 passa anche la legge, dal titolo “Legge Schmahl”, sul diritto alla donna sposata di poter disporre del suo reddito.