La Dama Velata. Opera di Raffaele Monti

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“Dama Velata”. Opera di Raffaele Monti

La “Dama Velata” è una scultura in marmo bianco di Carrara (altezza, cm 52) realizzata presumibilmente nel 1845 dallo scultore italiano, di origini milanesi, Raffaele Monti, (1818–1881) ed attualmente conservata presso la Galleria di Eolo del Castello Reale di Racconigi, in provincia di Cuneo.

Una successiva versione della scultura dal titolo “La Donna Velata” che raffigura non solo il busto ma anche il corpo della donna è stata realizzata nell’anno 1854 ed è attualmente conservata presso il Metropolitan Museum of Art di New York, mentre un’altra copia del 1860 circa (solo il busto) è conservata presso il Minneapolis Institute of Arts, Minnesota.

La “Dama Velata” è una scultura che raffigura il un busto di donna realizzato con molta probabilità intorno al 1845, a cui fanno seguito una serie di altre sculture in marmo realizzate da Raffaele Monti negli anni successivi, in particolare la Vestale velata scolpita intorno al 1848 su commissione di William Cavendish, VI duca di Devonshire e conservata presso la Chatsworth House, nel Derbyshire, in Inghilterra; Veritas, realizata nell’anno 1853, conservata presso il Museo Medeiros e Almeida Fondazione Medeiros de Almeida di Lisbona, in Portogallo; la Donna velata, successiva versione realizzata nell’anno 1854 e conservata presso il Metropolitan Museum of Art di New York; Il sonno del dolore e il sogno della gioiarealizzata tra il 1861 e il 1862 e conservata presso il Victoria and Albert Museum di Londra; la Donna velata, successiva versione del 1860 circa (solo il busto), conservata presso il Minneapolis Institute of Arts, nel Minnesota.

La “Dama Velata” raffigura il volto di una donna, con il capo avvolto da una corona di fiori e leggermente inclinato verso destra mentre il candido velo di marmo scende fino alle spalle, mascherando le sembianze e l’espressione del viso, e creando un perfetto gioco illusionistico

Nell’opera la “Dama Velata” il ruolo principale è attribuito al velo di marmo, che dal capo scende sul viso e che per l’ingegno e la squisitezza del lavoro, sembra essere di morbida seta, celando e allo stesso tempo rivelando il lindore e la purezza dell’immagine femminile sottostante.

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