La Donna ha avuto sempre un ruolo primario nelle opere liriche, letterarie e artistiche quale profonda musa ispiratrice di sentimenti e di emozioni che nel tempo ha guidato la penna di scrittori e poeti, e ha impresso la mano dei pittori sulla tela.
Certamente il primato spetta a Dante che nella “Divina Commedia” si lascia ispirare addirittura da tre diverse figure femminili. La prima donna è Francesca da Rimini, adultera peccatrice, colei che si è ribellata alle leggi morali e sociali in forza di un amore spinto fino all’ estremo sacrificio della vita. La seconda donna è Pia dei Tolomei, soave e amorevole creatura dagli occhi gentili e dal contegno pudico e semplice quasi da somigliare ad un angelo. Sembra che Pia sia stata vittima di una tragedia familiare ma non è dato sapere esattamente di cosa si sia trattato. Nonostante ciò Pia mantiene un atteggiamento tranquillo, privo di odio e di rabbia. La terza donna è Piccarda Donati, descritta “con occhi ridenti” che richiama nella sua bellezza ad aspetti celestiali.
Anche la donna del Petrarca, Laura, ha qualcosa di angelico quasi di spirituale. Incarna il concetto, fin troppo idealizzato, dell’amore e della passione, privo della volgarità umana.
Diversa è invece la donna rappresentata dal Boccaccio, molto più reale ovvero più umana, dotata di una propria indipendenza e volontà, pari all’uomo.
Se ne desume che nella letteratura classica la donna non viene mai rappresentata in termini di prevaricazione o di abuso semmai enfatizzata in quanto incarnazione dell’ ideale amoroso.
L’ opera è stata realizzata come accusa verso il genere maschile che fà della violenza una spregevole ragione di prepotenza e falso dominio sul genere femminile.
Prepotenza come segnale di effettiva debolezza e perpetrata ignoranza nei confronti di un essere dimostratasi nei secoli superiore e decisamente più forte moralmente. Inequivocabile la postura di lei nel gesto possessivo di lui.
“Senza titolo” in quanto ogni spettatore ha il diritto di dare all’opera il proprio titolo dando ascolto alle sensazioni intetiche e personali che il dipinto possa suscitare.