La figlia di Iorio
La figlia di Iorio è una tragedia in tre atti del 1903, opera di Gabriele D’Annunzio.
La prima rappresentazione avviene al Teatro Lirico di Milano il 2 marzo 1904.
Mila di Codra (la figlia di Iorio, un mago), è una donna dalla pessima reputazione, sospettata anche di stregoneria, che si innamora di Aligi proprio durante le sue nozze. Ciò provoca un forte disagio nella famiglia di Aligi e tra le sue sorelle; ne consegue che durante una colluttazione tra Aligi e il padre, quest’ultimo viene ucciso dal figlio. Mila per salvare Aligi si addebita ogni colpa, affermando di essere una strega e muore bruciata sul rogo.
D’Annunzio scrive La figlia di Iorio ispirandosi ad Eleonora Duse.
Ne consegue che il ruolo della protagonista principale, Mila di Codra, doveva essere affidato proprio ad Eleonora Duse, legata a D’Annunzio da una tormentata relazione amorosa, che proprio a quel tempo era in crisi. Purtroppo l’attrice si ammalò e il poeta non volle attendere il tempo necessario alla guarigione, e pertanto il ruolo di Mila venne attribuito all’attrice Irma Gramatica, (all’anagrafe Maria Francesca Gramatica, Fiume, 25 novembre 1867– Tavarnuzze, 14 ottobre 1962). Ciò creò un profondo tormento alla Duse messa in disparte dal poeta, nella vita così come dai palcoscenici.
Eleonora Duse (Vigevano, 3 Ottobre 1858 – Pittsburgh, 21 Aprile 1924) è stata la più famosa e popolare attrice teatrale italiana del Diciannovesimo Secolo, nota anche per la sua relazione sentimentale con Gabriele D’Annunzio che per lei scrive le opere Il sogno di un mattino di primavera, La Gioconda, Francesca da Rimini, La città morta, e, per l’appunto, La figlia di Iorio.
Una relazione impetuosa e passionale, piena di trasporto e al contempo di avversione della bella attrice nei confronti di colui che apostrofa come il “Poeta infernale”.
La loro relazione si chiude con gran dolore racchiuso in quella celebre frase dell’attrice:
“Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato.”
Eleonora Duse muore a Pittsburgh durante una tournèe negli Stati Uniti D’America il 21 Aprile 1924.