La finta prospettiva realizzata da Francesco Borromini si trova a Roma, in piazza Capo di Ferro, nel cortile di Palazzo Spada che ospita la celebre Galleria Spada.
Palazzo Spada, in origine denominato Palazzo Capodiferro, apparteneva al cardinale Girolamo Recanati Capodiferro. Nel 1632 venne acquistato dal cardinale Bernardino Spada. Questi era un grande collezionista d’arte e amante della ricerca di effetti prospettici e per tali ragioni dette incarico all’architetto Francesco Borromini, con la collaborazione di Padre agostiniano Giovanni Maria da Bitonto, di creare all’interno del Palazzo una particolare illusione ottica, il cosiddetto trompe-l’oeil.
Venne così realizzata tra il 1652 e il 1653 la finta prospettiva all’interno del cortile di Palazzo Spada: uno dei più importanti capolavori realizzati dal grande esponente del barocco romano, unitamente a Gian Lorenzo Bernini.
In tal senso l’illusione ottica è il risultato di una graduale convergenza delle pareti della galleria, le quali sono composte da una serie di colonne doriche con altezza man mano decrescente, così mentre il soffitto corre verso il basso il pavimento tende a salire (pavimento e soffitto convergono entrambi in un unico punto di fuga). Il risultato è quello di creare una galleria che appia più profonda di quanto non sia realmente.
A occhio nudo sembra, infatti, che la galleria sia lunga circa 35 metri, mentre in realtà è lunga soltanto 8,82 metri.
Sul fondo alla galleria è situata una piccola statua di un guerriero romano che a primo impatto sembra di altezza naturale, mentre in realtà è alta soltanto 60 centimetri.
In origine sulla parete dello sfondo vi erano anche degli affreschi, oggi ormai del tutto scomparsi, che avevano l’effetto di aumentare la rappresentazione illusionistica della finta prospettiva.