La maja vestida. Opera di Francisco Goya

La maja vestidaLa maja vestida” è un dipinto (olio su tela, cm 95×190) realizzato intorno al 1800 dal pittore spagnolo Francisco Goya, ed attualmente conservato, unitamente alla “La maja desnuda” presso il Museo del Prado di Madrid.

In realtà si hanno poche notizie certe circa la realizzazione dell’opera “La maja vestida“, e inoltre, quelle poche notizie si ricavano dal dipinto gemello “La maja desnuda“.

Entrambi i dipinti “La maja desnuda” e “La maja vestida” vengono realizzati da Francisco Goya nello stesso periodo, intorno al 1800 e probabilmente su commissione del politico spagnolo, primo ministro del regno di Spagna, Manuel Godoy.

Più precisamente “La maja desnuda” già all’inizio del 1800 fa parte della della collezione d’arte di Manuel Godoy, e successivamente compaiono altri nudi femminili, come la “Venere Rokeby” di Diego Velázquez e anche “La maja vestida”, la cui presenza si ricava dall’inventario redatto nel 1807, anno in cui  Manuel Godoy subisce un fallimento economico e i suoi beni, ivi inclusi la sua collezione d’arte, viene confiscata dal re Ferdinando VII.

Da ciò si desume che molto probabilmente “La maja vestida” sia stata realizzata dal Goya tra il 1800 e il 1805 e in epoca successiva a “La maja desnuda” e commissionata da Manuel Godoy per coprire il dipinto de “La maja desnuda” : all’epoca, infatti, la chiesa spagnola attraverso il Tribunale dell’Inquisizione vietava in modo assoluto le immagini o i dipinti di nudo.

Sotto il profilo tecnico-pittorico occorre sin da subito affermare che i due dipinti de “La maja desnuda” e “La maja vestida” sebbene a prima vista possano sembrare simili, in realtà sono molto diversi, nella composizione e nei colori. Inoltre, si ipotizza che la figura femminile raffigurata in entrambi i dipinti non sia la stessa modella.

Nel dipinto “La maja vestida” Francisco Goya mostra sulla scena una donna distesa su un letto disfatto. Il vestito chiaro che la avvolge è talmente stretto che ne mette in evidenza le forme, tanto che una parte della critica definisce “La maja vestida” più nuda del dipinto gemello “La maja desnuda”. Lo sguardo, ammiccante, è diretto verso lo spettatore, ma manca quella dose di erotismo e sensualità  de “La maja desnuda”: i colori sono accessi ma la figura femminile in primo piano fa fatica ad emergere anche a seguito di uno sfondo troppo scuro e monotono. Manca, infatti, il quel perfetto gioco di luce ed ombre.

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