La ragazza con l’orecchino di perla. Film del 2003

La ragazza con l'orecchino di perla la ragazza con l' orecchino di perlaLa ragazza con l’orecchino di perla (titolo originario Girl with a Pearl Earring) è un film drammatico del 2003 che con la regia di Peter Webber e l’interpretazione della splendida attrice statunitense Scarlett Johansson e dell’attore britannico Colin Firth ottiene diversi riconoscimenti tra cui tre candidature al Premio Oscar nel 2004 come migliore fotografia, migliore scenografia e migliori costumi e due candidature al Golden Globe nel 2004 come migliore attrice in un film drammatico a Scarlett Johansson e migliore colonna sonora originale a Alexandre Desplat.

La pellicola cinematografica trae ispirazione dall’omonimo romanzo della scrittrice statunitense Tracy Chevalier del 1999 incentrato sulla vita del pittore olandese Johannes Vermeer e sul celebre dipinto la Ragazza col turbante, noto anche come la Ragazza con l’orecchino di perla (databile al 1665-1666 circa e conservato nella Mauritshuis dell’Aia).

La ragazza con l’orecchino di perla è ambientato nel 1665 a Delft, cittadina dell’Olanda Meridionale e racconta la storia di una giovane ragazza olandese Griet (alias Scarlett Johansson) che lavora come domestica presso la casa del pittore Johannes Vermeer (alias Colin Firth). Tra i due nasce ben presto una relazione amorosa tanto che, dopo aver scoperto per caso l’interesse e le doti naturali per la pittura, Vermeer insegna a Griet a miscelare i colori per la tela. Ma ben presto la giovane ragazza si trasforma da aspirante allieva a modella, posando per un ritratto dove il pittore olandese le fa indossare un paio di orecchini di perla, appartenenti alla moglie Catharina Vermeer (da qui il famoso dipinto dal titolo la Ragazza col turbante, o la Ragazza con l’orecchino di perla o ancora La Monna Lisa del nord). Un passo falso che attira i sospetti e le ira della moglie che scopre la loro relazione e allontana definitivamente la ragazza dalla casa e dal marito.

Più che un dipinto la pellicola cinematografica, dal carattere più storico che drammatico, è paragonabile ad un affresco raffigurante il clima culturale e sociale del ‘600 dove i colori emergono chiaramente quando l’intonaco si è asciugato, il tutto condito dalla classica storia d’amore di lui, il controverso pittore, la moglie tradita e l’altra, la bella e giovane amante.

Ma al contempo il film offre anche una panoramica del mondo dell’arte dell’epoca e nella specie di un pittore “particolare” come Johannes Vermeer, rispetto al quale si hanno pochissime notizie, e della sua passione ed ossessione per la pittura, che pratica con assidua scrupolosità.

In sostanza si tenta di risolvere l’enigma del dipinto e il mistero sull’identità della ragazza effigiata, offrendo la ricostruzione di una bella e romantica storia d’amore; il tutto condito da una serie di elementi passionali come le labbra rosse carnose leggermente aperte (inumidite come si afferma nel film) e lo sguardo languido ed innocente della giovane protagonista che emerge da uno uno sfondo scuro e si gira verso lo spettatore conquistando la sua totale attenzione e devozione. E poi c’è la perla, un gioiello molto prezioso che illumina interamente la scena, dipinta utilizzando solo due pennellate, separate l’una dall’altra: noi la vediamo intera ma è soltanto una illusione.

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