“Lady Lilith” è un dipinto (olio su tela, cm 96,5 × 85,1) realizzato tra il 1866 e il 1868 e successivamente modificato tra il 1872 e il 1873 dal pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, ed attualmente conservato presso il Delaware Art Museum a Wilmington, nel Delaware, USA.
Il soggetto femminile rappresentato in primo piano è Lilith che nella mitologia ebraica è descritta come la prima moglie di Adamo, una donna seduttrice e ammaliatrice. Ne consegue che la figura di Lilith incarna il simbolo dell’indipendenza femminile dal predominio maschile.
Rossetti la raffigura in una chiave moderna: bella e passionale con i capelli ramati sciolti e fluenti, “Lady Lilith” è seduta a contemplare la sua immagine in uno specchio. Lo sguardo non è rivolto verso lo spettatore rispetto al quale non mostra alcun interesse, ma è completamente incentrato su sè stessa, nella piena consapevolezza della sua grazia e bellezza. Il vestito ampio e scollato mostra il collo e le spalle; la pelle chiara avorio, lo sguardo languido e le labbra carnose sottolineano il suo fascino carnale.
“Lady Lilith” è inserita all’interno di una cornice floreale: Rossetti introduce una serie di rose bianche, un papavero e ulteriori immagini floreali si riflettono nel secondo specchio.
“Lady Lilith” viene dipinto da Dante Gabriel Rossetti nel 1866-1868 e la modella utilizzata per la figura umana in primo piano è la sua amante Fanny Cornforth; successivamente tra il 1872 e il 1873 il pittore preraffaellita sostituisce la modella, con il volto di Alexa Wilding considerata esteticamente più elegante.
Il dipinto “Lady Lilith” deve essere associato al dipinto “Sibylla Palmifera” realizzato tra il 1866 e il 1870, nel quale la modella in primo piano è sempre Alexa Wilding. I due dipinti sono in realtà molto diversi: il primo simboleggia la bellezza carnale il secondo la bellezza spirituale.