Le Allumiere di Tolfa. Opera di Pietro da Cortona

Le Allumiere di Tolfa

Le Allumiere di Tolfa. Opera di Pietro da Cortona. Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina di Roma.

Le Allumiere di Tolfa è un dipinto (olio su tela, cm 61 x 75) realizzato intorno al 1630 circa dal pittore toscano Pietro Berrettini, meglio noto come Pietro da Cortona.

L’opera è attualmente conservata nei Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina di Roma, unitamente al dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Caterina e Giovannino (databile al 1625), il Carro di Venere (databile al 1622); il dipinto raffigurante il Sacrificio di Polissena (databile al 1624 circa); il dipinto raffigurante la Madonna col Bambino e angeli (databile tra il 1625 e il 1630) e il dipinto raffigurante il Ratto delle Sabine (databile al 1629 circa), tutti a firma dello stesso autore.

Pietro da Cortona, all’anagrafe Pietro Berrettini (Cortona, 1º Novembre 1596 – Roma, 16 Maggio 1669) è stato un celebre pittore ed architetto di origine toscana, grande esponente del primo periodo del Barocco romano unitamente a Gian Lorenzo Bernini e a Francesco Borromini.

Nato a Cortona, in provincia di Arezzo, Pietro Berrettini o Pietro da Cortona studia a Firenze sotto la guida del pittore fiorentino Andrea Commodi e si trasferisce a Roma in giovane età, nel 1612, dove, sin da subito, riceve commissioni dalle nobili famiglie romane, in particolare la famiglia Barberini, affermando in breve tempo la sua arte e il suo talento. Il suo più grande capolavoro romano viene indicato nella decorazione del soffitto del salone di Palazzo Barberini, un affresco che raffigura il Trionfo della Divina Provvidenza.

Il dipinto Le Allumiere di Tolfa raffigura una veduta delle miniere di allume della famiglia Sacchetti, commissionaria dell’opera. Quest’ultima nel 1826 aveva ottenuto l’appalto della estrazione dell’allume di rocca dalle miniere di Tolfa, a nord di Roma. L’allume veniva utilizzato soprattutto per la conciatura delle pelli. L’immagine riprende in modo veritiero e realistico il paesaggio naturale, con speroni rocciosi e con al centro il ponte di legno.

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