L’incontro di Cristo portacroce con Veronica lungo la via del Calvario è un dipinto (olio su tela, cm 132×96) realizzato verso la fine del XVII secolo dal pittore marchigiano Carlo Maratta ed attualmente conservato presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia (Collezione Lemme), Roma.
Carlo Maratta (o anche Maratti, Carlo, Camerano, Ancona 1625- Roma, 1713) è stato un celebre pittore e restauratore italiano, operante soprattutto nella seconda metà del Seicento. Marchigiano di nascita arriva a Roma ancora giovanissimo e acerbo, formandosi presso la prestigiosa bottega di Andrea Sacchi. La sua arte e la sua pittura diventa, col tempo, l’eccellente risultato della combinazione del classicismo e del barocco. Invero nella pittura di Carlo Maratta, il classicismo di Sacchi e di Raffaello si combina con lo stile barocco di Gian Lorenzo Bernini e di Pietro da Cortona, elevandolo tra i principali artisti e pittori maggiormente richiesti e operanti a Roma della seconda metà del Seicento.
Il dipinto L’incontro di Cristo portacroce con Veronica lungo la via del Calvario raffigura il Cristo, caduto a terra sotto il peso della grande croce, mentre incontra la Veronica sulla via che conduce al luogo della sua crocifissione. Il Cristo, raffigurato a mezza figura, è accompagnato da un soldato romano che con un mano allontana la Veronica.
La pia donna è raffigurata di spalle e si intravede il leggendario velo che tiene in mano con l’intento di porgerlo al Redentore affinchè si asciughi il sudore e il sangue, ovvero il panno di lino offerto a Gesù, la reliquia sacra dove sarebbe impresso il volto del Messia.
La sena è insita di un forte dinamismo determinato dalla mano del soldato che si spinge verso la Veronica, quasi a sfiorala, delineando una astratta linea orizzontale che si interseca con la linea verticale della croce, e da un accurato cromatismo determinato in particolar modo dal manto rosso della Veronica, in primo piano, e dal mantello azzurro del Cristo.