“Ophelia” è un dipinto (olio su tela, cm 98 x 158) realizzato nell’anno 1889 dal pittore inglese, stilisticamente molto vicino alla Confraternita dei Preraffaelliti, John William Waterhouse, (Collezione privata).
Invero, molte delle opere di John William Waterhouse (Roma, 6 Aprile 1849 – Londra, 10 Febbraio 1917) comunemente definito quale “Preraffaellita moderno“, riproducono le tematiche classiche e mitologiche, in particolare soggetti shakespeariani e arturiani (come il dipinto “The Lady of Shalott” realizzato nel 1888) oltre alle tematiche della vita e della morte, del piacere e della sofferenza, delle bellezza eterea e della centralità della figura femminile propri della corrente preraffaellita.
La figura di Ofelia di Shakespeare, della tragedia dell’ Amleto, e la sua drammatica morte, è stata simbolo di ispirazione dei vari pittori preraffaelliti, quale identificazione della sublime bellezza femminile, (come l’ “Ophelia” del pittore inglese preraffaellita John Everett Millais).
In particolare, John William Waterhouse ha dipinto tre diverse versioni di Ofelia, tutte incentrate su momenti precedenti alla sua morte: la prima è dell’anno 1889, a cui fa seguito la versione del 1894, e infine l’ultima rappresentazione realizzata nell’ anno 1910.
Il primo dipinto di “Ophelia“ viene realizzato da John William Waterhouse nell’ anno 1889 e raffigura la giovane donna sdraiata su un campo erboso, in una posizione di ristoro, dopo aver raccolto un piccolo mazzetto di fiori che stringe nella mano destra, mentre con l’altra mano regge i suoi lunghi capelli, sparsi sul prato.
Il suo volto è rivolto verso lo spettatore, ma lo sguardo sembra spento, e dallo stesso emerge la fragilità della donna. Lo sfondo è rappresentato da un paesaggio fiabesco, ricco di fiori e di vegetazione varia.
I colori chiari del bianco della veste di Ofelia si contrappongono alle tonalità più scure dello sfondo paesaggistico, creando un intenso contrasto cromatico.