La Pala Tezi è un dipinto (olio su tavola, cm 182×158) realizzato nel 1500 circa dal celebre pittore umbro Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.
Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino o ancora denominato “Il divin pittore” (Città della Pieve, 1448 circa – Fontignano, Febbraio 1523) è stato un celebre e rinomato pittore umbro, formatosi a Firenze presso la bottega di Andrea Verrocchio, e annoverato tra i più grandi esponenti del rinascimento artistico italiano. Tra le sue numerose opere è necessario citare gli affreschi del Collegio del Cambio a Perugia (1499-1507); gli affreschi nella volta della Stanza dell’Incendio di Borgo nei Palazzi Vaticani e l’affresco raffigurante la Consegna delle Chiavi (1481-1482) nella Cappella Sistina in Vaticano, mentre tra i suoi allievi si annovera anche il giovane Raffaello Sanzio.
La Pala Tezi proviene dalla Chiesa di Sant’Agostino a Perugia, eseguita per la Cappella San Nicola da Tolentino della famiglia Tezi. Nel corso del Settecento la pala viene smontata, e la predella raffigurante l’Ultima Cena è, oggi, conservata nella Gemäldegalerie di Berlino.
L’opera raffigura la Madonna con in braccio il Bambino, al centro, sospesi su una nuvola con cherubini, i Santi Nicola da Tolentino e Bernardino da Siena, ai lati, mentre nella parte bassa sono raffigurati San Girolamo col leone e San Sebastiano, con il corpo trafitto dalle frecce, entrambi inginocchiati e con lo sguardo rivolto in alto verso la Vergine per invocare la sua protezione, mentre sullo sfondo è raffigurato un paesaggio naturale.
Lo schema compositivo in due registri, uno superiore e uno inferiore, viene sperimentato dal Perugino in altre opere, in particolare nel Gonfalone della Giustizia, realizzato nel 1501 circa, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.
Il modello della Madonna con il Bambino, con la testa leggermente reclinata e l’ampio panneggio della veste che ricade in pieghe profonde, viene ripreso, pressochè identico, dal Perugino nella Madonna della Consolazione (o anche Madonna della Confraternita della Consolazione) realizzata tra il 1496 e il 1498 circa, ed attualmente conservata presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.