Il Piede di marmo, (o Pié di marmo) è un enorme frammento di un piede in marmo bianco, che si trova a Roma in Via di Santo Stefano del Cacco, poco prima dell’angolo con Via del Piè di Marmo, nei pressi del Pantheon, nel rione Pigna.
Il Piede di marmo, deriva da una colossale statua in marmo del santuario egiziano dedicato alle divinità Iside e Serapide (o Iseo Campense) nel Campo Marzio, molto venerato nell’antica Roma. Con molta probabilità, facevano parte tempio di Iside e Serapide, oltre al Piede di marmo, anche la statua di Iside Sothis, meglio conosciuta come “Madama Lucrezia” che si trova davanti alla Basilica di San Marco, la scultura della Pigna (o Pignone) e la statua del Nilo, entrambi collocati nei Musei Vaticani, l’Obelisco del Pantheon, l’Obelisco della Minerva, l’Obelisco di Dogali, e l’Obelisco dell’Anfiteatro del giardino di Boboli, a Firenze.
Il Piede di marmo, che per l’esattezza si tratta del piede sinistro, raggiunge una lunghezza di 123 centimetri, ed è contenuto all’interno di un sandalo, la crepida, (classica calzatura da passeggio greca e romana, costituita da una suola alta con uno o più lacci di cuoio che si intrecciavano al piede); lo stesso è adagiato su un basamento di marmo bianco, entrambi scolpiti da un unico blocco.
L’enorme statua di epoca romana da cui deriva il Piede di marmo, che con molta probabilità raffigurava proprio la dea egizia Iside, in origine si trovava collocata in Via Piè di marmo, un vicoletto che prende il nome dalla presenza della statua.
Successivamente, nel 1878, la statua del Piede di marmo viene spostata all’incrocio con Via di Santo Stefano del Cacco, dove attualmente si trova, a seguito del passaggio verso il Pantheon, del corteo funebre per i funerali del primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia.
Proseguendo lungo Via di Santo Stefano del Cacco si trova l’antica Chiesa di Santo Stefano del Cacco (da cui la via prende il nome) che risale al IX secolo, edificata da Papa Pasquale I nei luoghi in cui sorgeva il tempio di Iside e Serapide. In origine la Chiesa si chiamava Santo Stefano de pinea, per la scultura della Pigna rinvenuta in quel luogo, ma cambia il nome in quello attuale per la presenza di una statua egizia, raffigurante un macaco, situata sulla porta della chiesa che viene successivamente deformato nel termine romano “cacco“.