Ritratto di Giuseppe Verdi. Opera di Giovanni Boldini

Ritratto di Giuseppe Verdi

Ritratto di Giuseppe Verdi. Opera di Giovanni Boldini. Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Il Ritratto di Giuseppe Verdi è un dipinto (pastello su tela, cm 65×54) realizzato nel 1886 dal celebre pittore ferrarese Giovanni Boldini, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) è stato un celebre pittore e ritrattista italiano. Si forma in origine nella nativa Ferrara e poi a Firenze presso l’Accademia di Belle Arti, dove studia Raffaello, e frequentando i salotti del Caffè Michelangelo, conosce i padri del movimento artistico dei MACCHIAIOLI, tra i quali Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani divenendo amico inseparabile di Cristiano Banti. Vive e lavora a Londra e poi a Parigi dove ammira il Realismo di Courbet e conosce l’Impressionismo di Degas e di Manet. Nella città della Belle Époque si trasferisce definitivamente nel 1872 e diventa uno dei più rinomati ritrattisti delle nobildonne della società borghese, assiduo frequentatore dei salotti mondani. Le sue tele descrivono sotto il profilo estetico e compositivo, e con minuzia di particolari, l’eleganza, il lusso e l’eccentricità della società parigina dell’Ottocento. Le nobildonne posano per ore come modelle per essere effigiate dal pittore ferrarese in un mix perfetto di sensualità, raffinatezza e piacere o in atteggiamenti più sensuali che rimandano ad un eros artistico. All’uopo come non ricordare il dipinto raffigurante Mademoiselle Lanthelme, conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Il dipinto Ritratto di Giuseppe Verdi raffigura il grande compositore italiano nel pieno della sua carriera. Tra il pittore e il compositore vi era una solida amicizia e ammirazione, uniti anche dal legame tra Boldini e Emanuele Muzio, unico allievo e assistente di Verdi. L’opera viene realizzata da Boldini nel 1886 a Parigi dove il maestro si recò insieme a sua moglie, Giuseppina Strepponi e a Emanuele Muzio per farsi ritrarre. Il dipinto a olio, attualmente conservato a Milano presso la Casa di riposo per musicisti Fondazione Giuseppe Verdi, non soddisfò il Boldini il quale chiese al compositore di posare per un altro ritratto a pastello. Se ne ricava una immagine superba del Verdi, con la lunga barba bianca, l’alto cilindro sul capo e la sciarpa bianca annodata al collo, e con lo sguardo intenso rivolto verso lo spettatore.

Il pastello viene donato da Boldini alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1918, grazie alla mediazione della principessa Letizia di Savoia.

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