Ritratto di Isabella d’Este. Opera di Leonardo da Vinci

Ritratto di Isabella d'Este isabella d'esteIl Ritratto di Isabella d’Este è un disegno (carboncino, sanguigna e pastello giallo su carta, cm 63×46) realizzato intorno al 1500 circa dal celebre pittore, architetto e scultore Leonardo da Vinci, ed attualmente conservato nel Museo del Louvre (Cabinet des Dessins, o Départment des Arts Graphiques) a Parigi.

Isabella d’Este (Ferrara, 17 Maggio 1474 – Mantova, 13 Febbraio 1539) marchesa di Mantova e moglie di Francesco II Gonzaga è stata una delle nobildonne più importanti e più influenti del Rinascimento italiano o meglio definita come la “primadonna” del mondo. Inoltre Isabella d’Este è sorella maggiore di Beatrice d’Este duchessa di Milano e consorte di Ludovico Sforza detto il Moro.

La corte di Mantova sotto il suo regno si trasforma ben presto in uno dei maggiori centri culturali e artistici più importanti d’Europa. La stessa Isabella è nota per essere una accanita collezionista d’arte e tanti sono i dipinti commissionati ai maggiori artisti dell’epoca, in particolare occorre citare Il Ritratto di Isabella d’Este (o Isabella in nero) realizzato tra il 1534-1536 da Tiziano Vecellio e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Ritratto di Isabella d’Este (o Isabella in rosso) realizzato nel 1600 dal pittore Pieter Paul Rubens, e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna e per l’appunto il Ritratto di Isabella d’Este disegno a Carboncino realizzato intorno al 1500 da Leonardo da Vinci, ed attualmente conservato nel Museo del Louvre di Parigi.

Si suppone che la commissione di un suo ritratto a Leonardo derivi dal fatto che Isabella d’Este aveva avuto modo di ammirare il dipinto la “Dama con l’ermellino” realizzato dall’illustre artista fiorentino tra il 1488 e il 1490 e raffigurante Cecilia Gallerani, amante di Ludovico Sforza, detto “il Moro

La marchesa è ritratta a mezza figura con il volto di profilo, verso il lato sinistro, i capelli lunghi e sciolti sulle spalle mentre le mani si trovano in posizione centrale, con la mano destra poggiata sulla sinistra. Tali elementi si ritrovano nel successivo capolavoro della “Gioconda” databile intorno al 1503-1504 circa e altresì conservato nel Museo del Louvre di Parigi.

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