Ritratto di violinista

Ritratto di violinista

Ritratto di violinista (o il Ritratto di musico). Opera di Tiziano Vecellio – Galleria Spada di Roma.

Il Ritratto di violinista (o il Ritratto di musico) è un dipinto (olio su tela, cm 99×81,8) realizzato tra il 1512 e il 1513 circa dal pittore veneto Tiziano Vecellio, ed attualmente conservato nella Galleria Spada di Roma.

Si tratta di un’opera (in origine attribuita a Giorgione) appartenente al periodo giovanile di Tiziano Vecellio, (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 27 Agosto 1576), eseguita intorno all’inizio del XVI secolo (1512-1513 circa) dal celebre maestro veneziano, annoverato tra i principali interpreti del Rinascimento italiano e massimo esponente della c.d. scuola veneziana.

Anche quest’opera, così come altre del Vecellio (vedi il Concerto, o anche il Concerto interrotto, realizzato tra il 1507 e il 1508 circa, conservato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze), è prevalentemente incentrata sulla musica, quale principale protagonista dello stesso; invero si tratta di una tematica molto richiesta negli ambienti colti dell’alta borghesia, soprattutto nell’ambiente veneziano.

Il dipinto Ritratto di violinista raffigura su un fondo grigio scuro, un giovane suonatore di violone, del quale si ignora l’identità. Il giovane dalla capigliatura abbondante e riccia, è ritratto a mezza figura di tre quarti, girato verso sinistra con lo sguardo rivolto verso lo spettatore. Tra le mani regge un lungo cartiglio, mentre con l’altra mano stringe uno strumento a corda, con molta probabilità una viola.

La plasticità della figura è adeguatamente bilanciata dal sapiente uso del colore del nero, grigio e bianco, con rifinitura dei minimi dettagli. Rilevante è, pertanto, il tonalismo dell’opera, del quale Tiziano è stato il principale maestro del 1500, unitamente al Giorgione, con la stesura del colore tono su tono creando una perfetta unione tra le tre figure e lo spazio circostante.

La luce proveniente da sinistra verso destra illumina il viso del giovane e ne evidenzia l’incarnato roseo, mettendo in risalto lo spazio circostante riempito da una architettura rinascimentale.

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