San Gimignano

San Gimignano angoli e bellezzeSan Gimignano è un piccolo borgo toscano di origine etrusca, situato su di un colle che domina la Val d’Elsa, ricadente nella provincia di Siena e dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1990.

La notorietà del borgo di San Gimignano è dovuta soprattutto alle sue torri medioevali costruite dalle antiche famiglie nobiliari che arricchiscono il suo centro storico, tanto che è stato coniato l’appellativo della “Manhattan del Medioevo“.

Attualmente delle originarie settantadue torri costruite nell’epoca medioevale, ne restano solo quattordici, in particolare la Torre Grossa, che con i suoi cinquantaquattro metri è la più alta tra le torri del borgo toscano, risalente al XIII secolo ed è situata in Piazza del Duomo; la Torre Rognosa o Torre dell’Orologio, anch’essa del XIII secolo, inglobata nel Palazzo Vecchio del Podestà in Piazza del Duomo; la Torre Chigi situata sempre in Piazza del Duomo; le Torri dei Salvucci, due torri gemelle che si elevano in Piazza Delle Erbe, le Torri degli Ardinghelli e la Torre del Diavolo situate in Piazza della Cisterna, tutte del XIII secolo.

Invero, se la Piazza del Duomo è la principale è più conosciuta piazza di San Gimignano, la vicina Piazza della Cisterna è certamente la più affascinante del borgo toscano, e deve il suo nome da un antico pozzo a forma ottagonale, che si trova nella parte centrale della piazza. La presenza di tutte queste torri che si elevano ad altezze diverse consente di mantenere intatti i caratteri medioevali del borgo toscano.

San Gimignano angoli e bellezze

In piazza del Duomo si trova anche il Duomo di San Gimignano o Collegiata di Santa Maria Assunta, il cui interno a tre navate conserva una ricca serie di antiche pitture in particolare l’affresco raffigurante il Martirio di San Sebastiano, opera del 1465 di Benozzo Gozzoli, il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo, e il gruppo ligneo raffigurante  l’Annunciazione di Jacopo della Quercia, mentre nella Cappella di Santa Fina si trovano gli affreschi del 1475 di Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio.

Inoltre la navata sinistra conserva un ciclo di affreschi con le Storie del Vecchio Testamento, opera del 1367 di Bartolo di Fredi, mentre la navata destra è dipinta con gli affreschi raffiguranti le Storie del Nuovo Testamento, realizzati tra il 1338 e il 1340 dai fratelli Lippo e Federico Memmi.

Una visita la merita certamente anche la Chiesa di Sant’Agostino che conserva al suo interno le Storie della vita di Sant’Agostino di Benozzo Gozzoli (1464-1465), il dipinto raffigurante l’ Incoronazione della Vergine, (anno 1483) di Piero del Pollaiolo, un affresco raffigurante la Madonna del latte di Lippo Memmi (1314 – 1315), e la tavola con la Madonna in trono con bambino e Santi (anno 1511) di Ridolfo del Ghirlandaio, figlio di Domenico Ghirlandaio.

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