San Giuseppe e un devoto è una coppia di due dipinto (tempera su tela, cm 170 x 65 ciascuno) realizzato intorno al 1529 circa dal pittore emiliano Antonio Allegri detto il Correggio, ed attualmente conservato presso il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli (Collezione Farnese).
Antonio Allegri detto il Correggio (Correggio, Reggio Emilia, 1489 – Correggio, 5 Marzo 1534) viene annoverato tra i più grandi pittori del Rinascimento; la sua arte, con richiami, in particolare, al Mantegna ma anche a Leonardo e a Raffaello, è intrisa di una componente unica nell’ambito della composizione, delle linee e dei toni, e sperimenta nuove soluzioni cromatiche, combinando accuratamente colore e luce. Tra le sue opere più importanti occorre citare il Riposo durante la fuga in Egitto con san Francesco, databile al 1520 circa, conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze; il Ritratto di dama (o anche Ritratto di giovane donna), realizzato intorno al 1520 circa, ed attualmente conservato presso il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo; il Velo della Veronica, databile al 1521 circa e conservato nel Getty Museum di Los Angeles; la Cupola della Cattedrale di Parma, realizzata nel 1524 circa; la Madonna della Scala, affresco staccato trasportato su tela, databile al 1523 circa e conservato nella Galleria Nazionale di Parma; l’Orazione nell’orto, databile al 1524 circa e conservato ad Apsley House a Londra; l’Ecce Homo, databile al 1526 circa e conservato nella National Gallery di Londra; l’Adorazione del Bambino, databile al 1526 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze; l’Educazione di Cupido, databile al 1527-1528 circa e conservato nella National Gallery di Londra; Leda, databile al 1530-1531 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Berlino; “Danae”, realizzato tra il 1531 e il 1532, ed attualmente conservato presso la Galleria Borghese di Roma; l’Allegoria della Virtù e l’Allegoria del Vizio, databili al 1531 circa e conservati nel Museo del Louvre di Parigi.
San Giuseppe e un devoto raffigura nel dipinto a sinistra San Giuseppe a piedi scalzi, e nel dipinto a destra un devoto mecenate, commissionario dell’opera, nell’atto di inginocchiarsi. Si ipotizza che quest’ultimo sia il conte Guido da Correggio e l’opera era destinata a decorare una cappella di famiglia.