Transito e Assunzione della Vergine è un dipinto (olio su tavola) realizzato intorno al 1515 circa dal pittore laziale Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice, ed attualmente conservato nei Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina di Roma.
La grande pala era destinata ad un altare del convento domenicano di Ascoli Piceno e raffigura l’Assunzione della Vergine nella parte alta e la Dormitio Virginis (la morte della Vergine) nella parte bassa con gli apostoli e i santi Domenico, Caterina da Siena e Tommaso D’Aquino.
Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice (Amatrice, 9 settembre 1480 o 1489 – Ascoli Piceno, 31 agosto 1547 o 1559), è stato un celebre pittore, architetto e scultore italiano del periodo rinascimentale. Si forma presso il pittore Dionisio Cappelli, originario di Amatrice, e il suo lavoro si concentra nell’Italia Centrale, e soprattutto nelle marche, nella provincia di Ascoli Piceno, ereditando l’arte di Carlo Crivelli e ispirandosi, successivamente, a Raffaello e a Michelangelo, dopo un soggiorno romano.
Tra le sue opere principali occorre citare i dipinti raffiguranti il Trittico di Appignano (o Madonna in trono con il Bambino e San Giovanni Battista e San Pietro), il Polittico di San Francesco, la Madonna addolorata e San Giovanni Evangelista, il Trittico di Piagge, il Redentore; la Madonna che allatta il Bambino e i Santi Sebastiano, Antonio, Francesco e Rocco, l’ Istituzione dell’Eucarestia, tutti conservati nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno; la Pala di Campli (databile al 1510), la Pala di Folignano (databile al 1512) e la Pala di San Vittore (databile al 1514) conservata al Museo Diocesano di Ascoli Piceno; la tavola per l’altare maggiore della Chiesa di San Francesco, Ascoli Piceno (anno 1516); La sacra famiglia, (databile al 1519) e l’Assunzione della Vergine e i Santi Lorenzo, Benedetto, Maria Maddalena e Scolastica, (databile al 1515) conservati nella Pinacoteca Vaticana di Roma.
Come architetto realizza nel 1525 la facciata della Basilica di San Bernardino a L’Aquila, la facciata posteriore del Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli Piceno e la facciata del Duomo di Ascoli Piceno o Cattedrale di Sant’Emidio; il Portale laterale della Chiesa di San Pietro Martire, Ascoli Piceno (anno 1523).