Tra le tante storie d’amore di tutti i tempi, che si sviluppano tra la fantasia e la realtà occorre citare quella tra la nobildonna romana Vittoria Colonna e il celebre pittore futurista Umberto Boccioni. Entrambi sono i principali protagonisti di una intensa e passionale storia d’amore, che tra rivelazioni e segreti e episodi di vita mondana (sulla scia della Belle Époque), nasce nei primi anni del Novecento.
Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 19 Ottobre 1882 – Verona, 17 Agosto 1916) è stato un celebre pittore e scultore italiano, annoverato tra i principali esponenti del Futurismo. Umberto Boccioni fa parte di quel un gruppo di pittori, che sotto la guida di Marinetti, lancia a Milano il “Manifesto dei pittori futuristi” nel Febbraio del 1910. Per altro verso, la principessa Vittoria Colonna Caetani (Londra, 29 Novembre 1880 – 1954) è la figlia del principe Marcantonio Colonna, ed è stata una scrittrice italiana, moglie di Leone Caetani, duca di Sermoneta e principe di Teano, che sposa nel 1901, e dal matrimonio nasce un figlio, Onorato.
L’incontro tra Umberto Boccioni e Vittoria Colonna avviene nel Giugno del 1916. In quel periodo Vittoria Colonna, in Caetani, trascorre le vacanze estive nella villa sull’Isolino di San Giovanni sul lago Maggiore, la più piccola delle isole Borromee, mentre il marito Leone Caetani è al fronte (nel 1915 l’Italia entra nel primo conflitto mondiale).
Proprio di fronte al golfo Borromeo, a Pallanza, si trova il pittore futurista Umberto Boccioni, in licenza dal fronte, ospite del compositore e pianista Ferruccio Busoni. Tra i due vi è una forte amicizia sin dal 1912 quando il compositore acquista il dipinto La città che sale in occasione della mostra futurista presso la Galleria Sackville di Londra. Ed è in tale periodo che il pittore reggino ritrae il compositore nel celebre dipinto Ritratto del maestro Busoni (databile al 1916, conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma), una delle ultime opere di Boccioni.
Dopo una prima conoscenza avvenuta per caso, inizia la loro storia d’amore e Umberto Boccioni raggiunge spesso Vittoria Colonna nella villa all’Isolino, dove passano diverso tempo nella solitudine del tramonto del lago. Due caratteri differenti: lei profondamente annoiata e stanca anche di quella mondanità che la accompagna da sempre, ormai sempre più lontana dal marito, con il quale poco dopo si separa; lui più aperto e socievole al mondo.
Una relazione che nasce repentinamente e per ironia del destino si chiude ancora più frettolosamente, senza mai sbocciare del tutto e senza una reale aspettativa per il futuro. Umberto Boccioni muore il 17 Agosto 1916 per le ferite riportate a seguito di una caduta da cavallo, lasciando Vittoria definitivamente da sola. A testimonianza della l’unione tra il il pittore e la principessa rimane un corpus di lettere che i due si scambiano in circa due mesi di intimità.