Barbara Campanini (Parma, 7 Giugno 1721 – Lubin, 7 Giugno 1799) è stata una famosa ballerina italiana del 700, nota al pubblico con lo psuedonimo di La Barberina.
Barbara Campanini inizia a studiare danza sin dalla tenerà età al Teatro Farnese, seguendo le orme della madre, ex ballerina. La sua carriera prende il volo a seguito dell’incontro con il ballerino e coreografo, di origini napoletane, Antonio Rinaldi noto anche come Fossano che la porta prima a Torino e poi a Parigi.
Il suo debutto all’Opera di Parigi avviene nel 1739, entrando subito in rivalità con le altre due ballerine più acclamate di quel periodo : Marie Sallé e Marie Anne de Cupis de Camargo.
Accanto alle sue osannate capacità tecniche, condite da grazia e sublime raffinatezza, si accompagna un fascino e una bellezza che miete, nel corso degli anni, diversi corteggiatori tra i quali anche il principe Vittorio Amedeo di Carignano. Quest’ultimo dopo aver sorpreso Barbara Campanini insieme ad un altro amante, il ricco inglese Lord Arundel, va su tutte le furie e ne scaturisce un grande scandalo.
Barbara Campanini decide, in seguito, di lascaiare la Francia per Londra dove si esibisce a Covent Garden ottenendo un grande successo. A ciò fa seguito un nuovo ritorno a Parigi e varie tappe nella città di Dublino che la consacrano a diventare una delle ballerine più celebri ed acclamte nell’ambito del panorama europeo.
Ma ben presto nasce uno nuovo scandalo: nel 1743 Barbara Campanini stipula un accordo con il ministro plenipotenziario del Re di Prussia, per entrare a far parte del teatro di corte di Federico II. Ma Barbara Campani si sottrae agli accordi presi e scappa a Venezia con il suo amante lord James Stuart de Mackenzie, suo promesso sposo. Ne scaturisce un caso politico e diplomatico che vede coinvolti vari stati: la Prussia, l’Austria, la Francia, la Spagna, l’Inghilterra e la repubblica veneziana che ospita i due sposi. Nonostante i vari interventi politici Barbara Campanini si rifiuta di onorari gli impegni presi sostenendo che il matrimonio avrebbe annullato il contratto stipulato da nubile. La svolta avviene quando Federico II fa sequestrare il bagaglio dell’ambasciatore veneziano che rientrando in Italia da Londra, stava attraversando i territori prussiani. La trattative ripresero e portarono all’arresto di Barbara Campanini.
Ha inizio così la sua carriera artistica presso la corte prussiana dove la ballerina riscuote un grande successo. Ma nel 1748 un nuovo amore suscita l’ira di Federico II: il barone Charles Louis De Cocceji si innamora e vuole sposare Barbara Campanini che accetta la proposta di matrimonio.
A seguito delle nozze i due sposi vengono esiliati in Slesia dove Barbara Campanini, abituata fino a quel momento a calpestare i palcoscenici europei, fa fatica ad abituarsi ad un ambiente più provinciale e a un marito autoritario. Ne consegue il divorzio nel 1788.
Gli ultimi anni della sua vita li trascorre in Slesia gestendo un istituto per le ragazze povere. Muore il 7 giugno del 1799, lo stesso giorno del suo settantottesimo compleanno.