Cappella Bufalini nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli

pinturicchio

Gloria di San Bernardino

La Cappella Bufalini si trova all’interno della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, sita a Roma, sul colle del Campidoglio, nel rione Campitelli, ed è celebre per gli affreschi del pittore Bernardino di Betto Betti, più noto come il Pinturicchio.

La Basilica di Santa Maria in Aracoeli, in stile romano-gotico, si trova sul colle del Campidoglio e la sua edificazione risale al XIII secolo per opera dei francescani, sul luogo dove sorgeva l’antico tempio di Giunone Moneta del 343 a.C.

L’interno della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, diviso in tre navate con diverse cappelle laterali e il pavimento in stile cosmatesco, conserva diverse opere d’arte, in particolare l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista di Pietro Cavallini, la pala d’altare raffigurante l’ Ascensione del Signore realizzata nel XVI secolo da Girolamo Muziano, l’affresco raffigurante Sant’Antonio da Padova con due donatori di Benozzo Gozzoli, la Lastra tombale di Giovanni Crivelli realizzata da Donatello, gli affreschi di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio e la Cappella Bufalini con gli affreschi realizzati dal Pinturicchio.

Va ricordato che qualche anno prima, verso il 1482, il Pinturicchio arriva da Perugia a Roma per collaborare col giovane Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino, per la decorazione della Cappella Sistina in Vaticano, e nella capitale forma una propria bottega di pittori, ricevendo numerose commissioni e realizzando diverse opere.

La Cappella Bufalini si trova lungo la navata destra della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, (per l’esattezza è la prima cappella partendo dall’ingresso della chiesa) e viene fatta erigere da Niccolò di Manno Bufalini, avvocato concistoriale a Roma, appartenente alla nobile famiglia originaria di Città di Castello. Il ciclo di affreschi sulle tre pareti e sulla volta viene realizzato tra il 1484 e il 1486 dal Pinturicchio e dalla sua bottega e  illustrano le Storie di San Bernardino da Siena, mentre pavimento della cappella è decorato da mosaici cosmateschi.

Niccolò di Manno Bufalini decide di dedicare la decorazione della Cappella Bufalini a Bernardino da Siena, (Bernardino degli Albizzeschi, Massa Marittima, 8 Settembre 1380 – L’Aquila, 20 Maggio 1444), un francescano dell’Ordine dei Frati Minori, che nel 1450 viene proclamato santo da Papa Niccolò V (al secolo Tomaso Parentucelli); un omaggio al santo per aver procurato la pace tra la sua famiglia e la nobile famiglia umbra dei Baglioni.

Nella parete centrale si trova l’affresco raffigurante la Gloria di san Bernardino, con il Santo poggiato su una roccia e ai lati i santi Ludovico Di Tolosa e Sant’Antonio di Padova, mentre al di sopra dello stesso due angeli gli porgono una corona sul capo. Nella parte superiore è raffigurato, all’interno di una mandorla, il Cristo benedicente circondato da angeli e musicanti, mentre sullo sfondo si intravede la campagna umbra. Sulla parete destra sono presenti affreschi con scena della vita di san Bernardino da Siena e sulla parete sinistra si trova l’affresco raffigurante i Funerali di san Bernardino con il santo disteso su una bara circondato da persone comune di qualsiasi estrazione sociale, in specie persone che hanno avuto una guarigione, e un personaggio riccamente abbigliato che viene indicato come un membro della famiglia Bufalini, tutti intenti a venerare la salma. In prospettiva si scorge una serie di portici ordinati in un elegante complesso architettonico e nella parte alta compare la figura del santo mentre viene trasportata in cielo dagli angeli.

Cappella Bufalini pinturicchio

Funerali di san Bernardino

Infine nella volta, divisa in spicchi, sono raffigurati i quattro Evangelisti, racchiusi all’interno di mandorle dorate.

 

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