Il Ninfeo di Alessandro (Nymphaeum divi Alexandri) anche noto con il nome di “Trofei di Mario” è una antica fontana monumentale di Roma che risale al 226 d.C. e si trova nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele II, (la centrale piazza realizzata dall’architetto Gaetano Koch alla fine dell’Ottocento), nel rione Esquilino.
La monumentale opera, a pianta trapezoidale e in laterizio, viene fatta costruire nel 226 d.C. dall’imperatore Alessandro Severo tra Via Tiburtina e Via Prenestina e doveva essere una diramazione dell’acquedotto Claudio.
Nel Medioevo il Ninfeo di Alessandro prende il nome di “Trofei di Mario” per la presenze di due sculture marmoree di trofei militari, per lungo tempo attribuiti a Caio Mario, che successivamente, verso la fine del Cinquecento vengono collocate, per volere di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti) sulla balaustra in cima alla Cordonata del Campidoglio, dove attualmente si trovano.
Della imponente fontana oggi rimane ben poco e, sulla base delle ricostruzioni ricavate da antiche monete dell’epoca si ipotizza che la stessa si articolasse su tre livelli, suddivisa in vari ambienti; nella parte alta era presente una ampia nicchia centrale e due archi laterali, che contenevano alcune statue, con l’acqua che sgorgava dall’alto verso il basso, all’interno di diverse canalizzazioni.
La sua struttura monumentale e scenografica del Ninfeo di Alessandro è stata un modello di ispirazione per la costruzione delle grandi fontane del rinascimento e del barocco, in primis la Fontana di Trevi e la Fontana dell’Acqua Paola.
Nei pressi del Ninfeo di Alessandro, sul lato destro si trova la Porta Magica, nota anche con il nome di Porta Alchemica, un monumento che faceva parte di Villa Palombara, costruita tra il 1655 e il 1680 sull’ Esquilino da Massimiliano Palombara, marchese di Pietraforte e successivamente demolita verso la fine dell’Ottocento. Ai lati della Porta Magica si ergono due statue della divinità egizia Bes che originariamente facevano parte del tempio di Iside e Serapide sul Colle Quirinale; una testimonianza della antica Roma del 1600, occulta ed esoterica.
Sul lato opposto si trova invece la Fontana del Fritto Misto, realizzata nel 1911 dallo scultore palermitano Mario Rutelli, la quale in origine era destinata a completare la famosa fontana delle Najadi, sita a Roma al centro di Piazza della Repubblica di fronte alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri e alle antiche terme romane di Diocleziano.