Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria

Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria roma point of view

Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria

Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria roma point of view

Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria

La Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, nel ghetto ebraico di Roma, sorge adiacente al Portico d’Ottavia, a pochi passi dal Teatro di Marcello, nel rione Sant’Angelo.

La chiesa è una delle più antiche di Roma, viene edificata nel VIII secolo e viene in origine dedicata a San Paolo.

Soltanto intorno al XII secolo a seguito di una ristrutturazione, la chiesa viene dedicata a Sant’ Angelo, prendendo il nome di in Sant’ Angelo foro piscium o Sant’Angelo in Pescheria (il quale deriva dal fatto che nelle sue vicinanze sorge un antico mercato del pesce). Nello stesso periodo viene anche sostituito il campanile che risale al duecento.

La facciata esterna è rappresentata da un muro di mattoni con il portale di ingresso inglobato nelle colonne corinzie del Portico d’Ottavia.

L’interno della chiesa è a tre navate, con la navata centrale più grande rispetto alle due laterali che si presentano più strette e con tre cappelle per lato. Il soffitto contiene una copertura a capriate lignee.

Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria

Sant’Andrea mentre porta la sua croce di Giorgio Vasari

Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria

“San Michele Arcangelo”

Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria

altare del Crocifisso

La Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria custodisce al suo interno una serie di opere d’arte, in particolare, sull’altare maggiore si trova il dipinto raffigurante “San Michele Arcangelo” attribuito alla scuola del Cavalier d’Arpino (si tratta della copia del dipinto l’Arcangelo Michele di Guido Reni conservato nella Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto), nella prima cappella della navata destra si trova il dipinto La S.S. Trinità tra i Santi Lorenzo e Ciro del pittore di origine genovese Giovanni Battista Brughi (allievo del Baciccio); la seconda cappella della navata destra è la Cappella di Sant’Andrea costruita nel 1571 dalla Compagnia dei Pescivendoli; sull’altare della cappella si trova il dipinto Sant’Andrea mentre porta la sua croce di Giorgio Vasari, sulla parete destra della cappella si trova il dipinto La vocazione di Sant’Andrea (anno 1619) di Bernardino Cesari (fratello del pittore Giuseppe Cesari o Cavaliere d’Arpino), mentre la volta della cappella è affrescata con “Storie di Sant’Andrea”, attribuito al pittore di origine bolognese Innocenzo Tacconi (allievo di Annibale Carracci); nella prima cappella della navata di sinistra si trova l’altare del Crocifisso con un tabernacolo in legno del XVI secolo con al centro Gesù sulla croce e ai lati le statue in gesso della Madonna e di San Giovanni Evangelista; nella terza cappella della navata di sinistra si trova l’affresco Madonna col Bambino e Angeli del pittore di origine toscana Benozzo Gozzoli, discepolo di Beato Angelico.

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