Conversazione al caffè. Opera di Giovanni Boldini

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Conversazione al caffè. Opera di Giovanni Boldini

Della sua permanenza nella città della Belle Epoque, resta indelebile l’intreccio erotico amoroso che Giovanni Boldini ha vissuto con due dame parigine, rappresentato pienamente nell’opera “Conversazione al caffè” del 1879.

La contessa Gabrielle de Rasty, mora, sensuale, disinibita che fisicamente incarna maggiormante l’aspetto femminile italico e Berthe, bionda, esile e più timida, fine nei modi e movenze, che rappresenta invece l’aspetto più misterioso ed affascinante dell’erotismo sensuale e raffinato.

D’altronde nel periodo della Belle Epoque la popolazione francese vive appieno l’enfasi di una stabilità politica ed economica, di un progresso scientifico, con l’instaurazione di una popolazione agiata e vogliosa di divertimento e di evasione.

Boldini è perfettamente a suo agio con tale periodo storico in quanto amante dei salotti per bene dove si possono fare incontri interessanti ed intrecci amorosi con belle signore nobili e di buon casato senza l’obbligo di alcuna promessa d’amore eterno. Sano e puro divertimento per gratificare l’anima e, pertanto, l’esistenza. Si aggiunga anche che nel frattempo la sua fama di grande ritrattista si è diffusa in tutta Parigi e la bramosia di essere artisticamente immortalate in pubblico, fa scivolare spesso i drappi di seta di cui sono fasciate le nobildonne, magari negli incontri per posare durante il ritratto.

Ed è quello che accade dapprima con la modella Berthe, delicata e graziosa nelle movenze, per aggiungerne una seconda, più disibita e spregiudicata, la contessa Gabrielle De Rasty.

Nessuna particolare gelosia tra loro, a dimostrazione del fatto che le ritrae insieme  sedute in un elegante caffè di Montmartre, nell’opera “Conversazione al caffè”.

Questo a testimonianza che oltre ad essere pagate professionalmente come modelle, con molta probabilità nel privato fossero moralmente delle …Dame di compagnia… 

Più volte ritratte separatamente in atteggiamenti di un eros artistico che va diffondendosi sempre più nella Parigi della  Belle Epoque, riunite nello stesso quadro in “Conversazione al caffè” per plasmare in pieno gli ardori e le velleità maschili di Boldini: necessità di finezza e riservatezza intima in determinati momenti lirici con la bionda Berthe che lo riporta ad una normalità di vita, trasgressione e voluttà erotiche con la mora contessina Gabrielle in situazioni di sensualità più stimolante.

Un gioco raffinato ed equilibrato che riesce a riempire di passione Giovanni Boldini durante la sua permanenza a Parigi e contribusce sicuramente ad una produzione artistica maggiore e di tutto rispetto.

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