Emma Hamilton, nome d’arte di Emily Lyon (Neston, Inghilterra 26 Aprile 1765 – Calais, Francia 16 Gennaio 1815) è passata alla storia per essere stata una ambiziosa attrice e musa ispiratrice di diversi pittori, in particolare George Romney, una ammaliatrice e seduttrice di notevole interesse, come testimonia la sua appassionata storia d’amore con Horatio Nelson, Vice Ammiraglio della Marina Reale del Regno Unito.
La sua carriera professionale inizia come cameriera in un piccolo villaggio del Galles per poi diventare una modella e ballerina presso la casa di tale Sir Harry Featherstonehaugh, dove intrattiene gli ospiti. In quel contesto fa la conoscenza dell’ On. Charles Francis Greville, un importante uomo politico. I due si innamorano perdutamente e per qualche periodo convivono insieme. Ma Charles Greville versa in serie difficoltà economiche e, pertanto, decide di far posare Emma come modella per una serie di dipinti commissionati all’amico e pittore George Romney.
Emma Hamilton diventa così la musa ispiratrice di George Romney, il quale in una sorta di ossessione nei suoi confronti la immortala in diverse opere. Emma diviene una delle donne più popolari della società aristocratica.
Per converso, tutto ciò non risana le finanze di Charles Greville che per far fronte a suoi debiti architetta un piano: sposa una ricca ereditiera e spedisce Emma (che non può tenere come amante data la sua popolarità per le opere di Romney) da suo zio Sir William Hamilton, ambasciatore inglese a Napoli, con la speranza che offrendo allo zio, rimasto vedovo, una donna giovane, sensuale e attraente questi lo avrebbe aiutato a risollevare le sue disastrose finanze.
Emma ben presto si rende conto che il suo soggiorno a Napoli non è una vacanza e che il suo grande amore, Charles Greville, la ha definitivamente abbandonata. Non le resta che ambientarsi a vivere presso la casa Sir William Hamilton dove intrattiene gli ospiti con le sue “Attitudes” una serie di perfomance di gesti, pose e espressioni dove Emma Hamilton interpreta i personaggi dell’antichità classica. Queste “Attitudes” diventano molto famose nella società aristocratica europea e affascinano in diverso modo artisti, pittori e poeti come Elisabeth-Louise Vigée-Le Brun che la immortala in diversi dipinti e Goethe.
Alla fine, e contro le prevsioni di Charles Greville, Emma e Sir William Hamilton si sposano il 6 settembre 1791 a Londra. Emma diviene così la signora Hamilton, moglie dell’ambasciatore inglese e una volta tornati a Napoli accoglie Horatio Nelson celebre ammiraglio britannico, giunto nella città pertenopea per chiedere aiuti nella guerra degli inglesi contro i francesi. Tra i due nasce una accesa passione che si manifesta sotto gli occhi di tutti e il marito Sir William Hamilton, in forza della grande ammirazione che prova per l’ammiraglio Nelson, finisce alla fine per tollerarla.
Dalla relazione con Nelson, Emma Hamilton dà alla luce una bambina, Horatia. A seguito di ciò i tre, Emma, Nelson e Sir William Hamilton vivono tutti insieme in una sorta di triangolo amoroso, alimentando i pettegolezzi della classe aristocratica.
Gli ultimi anni Emma Hamilton li trascorre in solitudine e in povertà: Sir William muore, Nelson viene ucciso nella battaglia di Trafalgar. Abbandonati gli agi e la ricchezza, ormai travolta dai debiti Emma Hamilton muore il 16 Gennaio 1815 a soli cinquantanni, anche se nella realtà è come se ne avesse vissuto molto di più.