Una ballerina tra le ballerine? Assolutamente no! Lei è Ginger Rogers, la più grande interprete teatrale e cinematografica del Ventesimo Secolo. Il suo nome è spesso associato al ballerino Fred Astaire, con il quale costituisce una delle coppie artistiche più acclamate dal pubblico. Ma molti ignorano che Ginger Rogers è gia molto famosa ancora prima di incontrare Fred Astaire.
Classe 1911 Ginger Rogers, nome d’arte di Virginia Katherine McMath, nasce nel Missouri nella città di Independence, e sin da giovanissima manifesta la sua passione e il suo talento per la danza. Nel 1925, all’età di quattordici anni, vince un concorso di Charleston che le apre le porte di Broadway: bella, bionda e briosa non fa fatica a farsi notare.
I set cinematografici la accolgono con successo e Ginger Rogers man mano interpreta ruoli sempre più impegnati. In questo periodo tra i film prodotti si ricordano, soprattutto per gli incassi al botteghino, Quarantaduesima strada (42nd Street) e La danza delle luci, entrambi del 1933.
La notorietà e la fama viene consolidata a seguito dell’incontro con il ballerino Fred Astaire: la loro prima apparizione avviene nella commedia musicale Carioca del 1933 e il trionfo con il film Cappello a cilindro del 1935 per poi proseguire con una decina di pellicole cinematografiche che segnano la nascita e l’affermazione di una coppia artistica internazionale.
Successivamente Ginger Rogers decide di proseguire da sola la sua carriera professionale: rompe il sodalizio con Fred Astaire e vuole cimentarsi nel ruolo di attrice drammatica. Anche in questo caso il successo non tarda ad arrivare: nel 1941 vince il premio Oscar per la sua interpretazione nel film “Kitty Foyle, ragazza innamorata”. Seguiranno altri film, mentre il ritorno con Fred Astaire avviene solo nel 1949 nel musical “I Barkleys di Broadway”, sostituendo Judy Garland.
A ciò si aggiunge la grandissima interpretazione che Ginger Rogers ci regala nel 1965 a Broadway nel musical Hello Dolly!
Muore a Rancho Mirage il 25 aprile 1995 a causa di un infarto.
Rimane l’immagine di una diva che si è imposta con talento e determinazione sul grande schermo, misurandosi in diversi ruoli e spaziando dalla commedia al melodramma. Il tutto con estrema professionalità e passione.