La cavalcata di Gentil Virginio e l’incontro con Piero de’ Medici

La cavalcata di Gentil Virginio e l'incontro con Piero De' Medici

La cavalcata di Gentil Virginio e l’incontro con Piero De’ Medici

La cavalcata di Gentil Virginio e l’incontro con Piero De’ Medici è un affresco (lunghezza 20 metri) realizzato nel 1490 dal pittore italiano Antonio di Benedetto degli Aquili, detto Antoniazzo Romano, ed attualmente conservato nel Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano, in provincia di Roma.

Antoniazzo Romano, all’anagrafe Antonio di Benedetto degli Aquili (1430-1435 circa – Roma, 17 Aprile 1508) è stato un celebre pittore del Quattrocento italiano e del primo Cinquecento, annoverato quale principale esponente del Rinascimento romano. Non si conoscono molte notizie sulla sua formazione pittorica, che in parte risente delle influenze stilistiche del Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Domenico Ghirlandaio, Melozzo da Forlì e del Perugino.

La cavalcata di Gentil Virginio e l’incontro con Piero De’ Medici, affresco di notevoli dimensioni, è collocato nella Sala dei Cesari posta al primo piano del Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano, mentre in origine si trovava sotto l’arco di entrata al cortile d’onore. L’affresco viene commissionato al pittore italiano Antonio di Benedetto degli Aquili, detto Antoniazzo Romano nel 1490 da Gentil Virginio Orsini, signore di Bracciano, e raffigura due eventi importanti della sua vita politica, ovvero l’incontro con Piero de’ Medici in visita a Bracciano nel 1487 per il matrimonio della sorella Maddalena con Francesco Cybo, detto Franceschetto per la sua statura piccola, figlio del Papa Innocenzo VIII (al secolo Giovanni Battista Cybo), sulla parte destra, e la cavalcata nel territorio di Bracciano nel 1489 dopo essere stato nominato capitano generale dell’esercito aragonese dal re di Napoli Ferdinando d’Aragona, sulla parte sinistra.

Più dettagliatamente la parte destra dell’opera raffigura Piero de’ Medici, all’epoca sedicenne, nipote di Gentil Virginio, che si inchina davanti allo stesso (gesto che simboleggia il legame familiare e politico tra gli Orsini e i Medici). Accanto al giovane Piero de’ Medici sono raffigurati alcuni membri della sua corte, sfarzosamente abbigliati, mentre accanto a Gentil Virginio, che indossa un mantello color porpora, compaiono due figure identificate nel figlio Gian Giordano (in abito azzurro) e nel Cardinale Giovanni Battista Orsini. I personaggi vengono raffigurati davanti ad un portico, una struttura architettonica in prospettiva, tipicamente rinascimentale.

La cavalcata di Gentil Virginio e l'incontro con Piero De' Medici

incontro con Piero de’ Medici

La parte sinistra dell’opera raffigura la cavalcata trionfale di Gentil Virginio Orsini avvenuta il 28 Ottobre 1489 nel territorio di Bracciano, dove all’interno del paesaggio collinare si intravede anche il lago. Il condottiero avanza a testa alta sul suo cavallo bianco al comando delle truppe aragonesi, accompagnato dalla sua corte fatta da condottieri e da umanisti, secondo la tradizione rinascimentale.

La cavalcata di Gentil Virginio e l'incontro con Piero De' Medici

cavalcata di Gentil Virginio

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