La Madonna con Bambino in trono tra San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova è un dipinto (olio su tavola a fondo oro), realizzato verso la fine del Quattrocento dal pittore italiano Antonio di Benedetto degli Aquili, detto Antoniazzo Romano, ed attualmente conservato nella Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi, sita nel rione Campo Marzio.
La Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi viene fondata nel 1445 dal cardinale Antonio Martínez de Chaves nel posto in cui sorgeva un ospizio per i pellegrini portoghesi. Viene poi riedificata, in stile barocco, agli inizi del Seicento su progetto dell’architetto Martino Longhi il Giovane e dell’architetto Carlo Rainaldi (per la cupola) e viene dedicata a Sant’Antonio da Padova, di origine portoghese, divenendo la chiesa nazionale dei portoghesi.
Il dipinto la Madonna con Bambino in trono tra San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova si trova sull’altare della prima cappella della navata sinistra nella Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi; la cappella, fino alla metà del seicento, era dedicata alla Beata Vergine della Pietà, e successivamente nel 1674 viene dedicata a Sant’Antonio abate.
L’opera viene realizzata da Antoniazzo Romano nella seconda metà del XV secolo, inizialmente per la Chiesa di Santa Maria ad Nives di Palazzolo a Rocca di Papa, in provincia di Roma, proprietà del regno del Portogallo dal 1870 fino al 1915.
Il dipinto, posto sull’altare della Cappella di Sant’Antonio Abate, decorata con marmi diversi (alabastro, giallo di Siena, nero venato e rosso di Francia) derivanti dalla ristrutturazione intervenuta tra il 1935 e il 1937 per opera dell’architetto Ranieri Maria Apolloni, raffigura, al centro della scena, la Madonna in trono con il Bambino con ai lati San Francesco d’Assisi, a destra e Sant’Antonio da Padova, a sinistra, e richiama nella struttura e nella composizione il trittico dello stesso Antoniazzo Romano, risalente al 1467, raffigurante la Vergine con il Bambino, San Francesco e San Antonio da Padova conservato nel Convento di San Francesco a Subiaco. Le figure sono collocate tutte sulla stessa linea orizzontale, con lo sguardo diretto verso lo spettatore. La Vergine seduta in trono è avvolta in un manto blu con sotto una veste rosacea, e sostiene il Bambino benedicente, in piedi coperto soltanto da un panno bianco.
La luce sembra provenire dal basso, illumina le figure e si accende sullo sfondo oro della tavola.
San Francesco d’Assisi, sul lato destro della Vergine, appare con il classico saio marrone con la corda annodata alla cintola, sostiene con una mano un libro e con l’altra una lunga croce lignea; sulle mani è possibile vedere i segni delle stigmate.
Sul lato sinistro è raffigurato Sant’Antonio da Padova, nato in Portogallo nel 1195, e seguace di San Francesco d’Assisi; anche lui indossa il tradizionale saio scuro con la corda annodata alla cintola, e regge un libro con la mano sinistra e con la destra il fuoco.