Medardo Rosso (Torino, Giugno 1858 – Milano, 31 Marzo 1928) celebre scultore italiano, è uno degli esponenti più importanti del movimento dell’impressionismo. Ebbe una eccellente carriera artistica con diverse esposizioni, in particolare tra l’Italia, paese d’origine e la Francia, a Parigi.
Figura intelligente e personalità vivace del diciannovesimo secolo, Medardo Rosso apre la sua carriera artistica affermando la sua palese disapprovazione contro i metodi di insegnamento dell’Accademia di Brera e in particolare contro la scuola di nudo (artistico) e ponendosi in netto e aperto contrasto con gli stessi. La rappresentazione artistica, secondo il parere di Medardo Rosso, deve trarre la sua origine e ispirazione dalla realtà materiale dove le modelle, così come la gente comune, appaiono sulla scena vestite e non nude. Le sue considerazioni non rimangono solo nell’ambito della critica ma lo spingono alla ricerca continua di una personale forma stilistica negli anni sempre più affinata.
Nelle opere di Medardo Rosso non troviamo traccia di simbolismo, ma, al contempo, traspare un effetto bilaterale tra la mobilità della forma e la concreta percezione dello spazio circostante, il tutto in chiave prettamente realistica, quasi a voler immobilizzare il reale, imprigionare quel preciso attimo della vita vera.
A me, nell’arte, interessa soprattutto di far dimenticare la materia; Noi non siamo che scherzi di luce. El rest l’è tuta botega.
In questo contesto grande attenzione dedica alla rappresentazione dei bambini e dell’infanzia in generale, con lo scopo di rendere palpabile quella purezza, quella genuinità, quell’ armonia della quale solo i fanciulli sono i veri portatori. In tal senso occorre citare l’opera, un vero e proprio capolavoro dell’arte, “Ecce Puer“ (conosciuto anche come Portrait de l’enfant Alfred Mond, Enfant anglais, Impression d’enfant) con la quale Medardo Rosso vuole portare sulla scena lo stupore di un bambino davanti ad un evento che ad una persona adulta potrebbe apparire come banale.
I suoi lavori influenzeranno successivamente diversi artisti come Boccioni e Carrà nell’ambito della scultura futurista.
E’ bello ricordare un artista di cui si parla troppo poco. Molto vivo nell’ambiente milanese, poco nel resto d’Italia. Per quello che ricordo mi sembra fosse uno scultore italiano con alcune similitudini con Rodin? O forse mi sbaglio.
Carissimo Gianluca,
lei ricorda perfettamente la somiglianza e presumibilmente l’influenza di entrambi nelle forme stilistiche scultoree. C’è molto di simile tra loro entrambi scultori straordinari.
Mario salvo