Meret Oppenheim

Meret OppenheimMeret Oppenheim (Berlino, 6 Ottobre 1913 – Basilea, 15 Novembre 1985) è stata una famosa pittrice e scultrice svizzera di origine tedesca, appartenente al movimento del surrealismo rispetto al quale si caratterizza per uno stile autentico e progressista.

Passata alla storia per essere stata la modella del fotografo Man Ray, ammirata ed apprezzata da André Breton, considerato il fondatore del movimento del surrealismo, Meret Oppenheim dopo una intensa vita trascorsa  tra arte, espressione, comunicazione e momenti di depressione, è considerata una delle personalità artistiche più attive, originali ed innovative del Novecento, riuscendo negli anni ad oltrepassare i confini materiali del movimento del surrealismo.

La sua indole disinvolta e versatile costituisce la giusta cornice ad uno stile artistico fortemente dinamico, al quale non è semplice dare una precisa etichetta o definizione. Certamente il movimento surrealista rappresenta l’humus nel quale la sua arte e il suo talento hanno avuto modo di crescere e svilupparsi; un approccio naturale maturato quando Meret Oppenheim originaria di Berlino nel 1932 all’età di vent’anni si trasferisce a Parigi.

Nella capitale francese conosce gli artisti Alberto Giacometti e Hans Arp, si unisce al loro circolo presso il Caffè de la Place Blanche, diviene l’amante di Max Ernst e di Man Ray (che la fotografa nuda in una serie di celebri ritratti) e intraprende una forte ed intima amicizia con Leonor Fini.

Le due opere più famose di Meret Oppenheim sono “Colazione con Pelliccia” (l’opera nasce a seguito della conversazione con Pablo Picasso e Dora Maar, al Café de Flore di Parigi meta di ritrovo degli artisti, e attualmente è conservata presso il Museo di Arte Moderna , New York City) e “La mia governante“.

Entrambe le opere sono state realizzate nell’anno 1936: la prima, dalla carica fortemente erotica e sessuale, raffigura una tazza con cucchiaio e piattino rivestita sia all’interno che all’esterno con una stoffa di pelliccia di colore marrone chiaro e scuro, mentre la seconda, dove emerge lo stile feticista, consiste in due scarpe rovesciate e appoggiate su un vassoio.

La sua personalità libera ed anticonformista si manifesta pienamente nella perfomance Festa di Primavera realizzata a Berna, il 15 aprile del 1959: un banchetto per sei invitati, tre uomini e tre donne con le pietanze che vengono servite direttamente sul corpo nudo di una donna.

Sebbene non si sia mai identificata con l’aggettivo femminista Meret Oppenheim attraverso le sue opere ha portato all’attenzione la vera essenza della femminilità lasciando dietro di sè i vari stereotipi culturali e l’effettivo ruolo sociale rivestito dalle donne.

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