Il Palazzetto Zuccari o Casa dei mostri è situato a Roma tra Via Sistina e Via Gregoriana, su Piazza Trinità dei Monti, nel rione Campo Marzio.
Il Palazzetto Zuccari, in stile barocco, è stato costruito nel 1590 su progetto dell’architetto e pittore manierista di origine urbinate, Federico Zuccari, quale sua dimora romana, (studio e abitazione privata con giardino); oggi è la sede della Biblioteca Hertziana.
L’appellativo Casa dei mostri deriva dalle decorazioni realizzate per volere di Federico Zuccari sulla facciata sita in Via Gregoriana, al civico n. 30, ispirandosi al Parco dei Mostri di Bomarzo, in provincia di Viterbo. Si tratta in particolare di tre mascheroni, in cui le cornici del portone centrale e delle finestre ai lati recano l’immagine di mostri dalle bocche spalancate con lo scopo di impressionare e stupire i vari ospiti o visitatori.
Federico Zuccari, (Sant’Angelo in Vado, Pesaro Urbino 1539 – Ancona, 20 Luglio 1609), è stato un celebre pittore manierista, uno degli artisti più rinomati del Cinquecento italiano. Si forma a Roma presso la bottega del fratello maggiore Taddeo Zuccari, con il quale si afferma negli anni e collabora in numerose opere.
Tra le sue principali opere si ricorda il dipinto raffigurante l’Assunta con i Santi Giovanni Battista e Caterina d’ Alessandria conservato nel Museo diocesano di Cortona; il ciclo di affreschi Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento nella Chiesa della Trinità dei Monti a Roma, (iniziato nel 1537 da Perin del Vaga e completato tra il 1563 e il 1589 da Taddeo e Federico Zuccari); gli affreschi realizzati nel 1556 e la pala d’altare raffigura una Pietà, (una copia sul muro di una tela dipinta da Taddeo Zuccari ma che il fratello Federico decide di tenere per sè) nel Palazzo Farnese di Caprarola;
gli affreschi raffiguranti il Giudizio Universale nella cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze (continuando il lavoro iniziato nel 1572 da Giorgio Vasari); la grande pala d’altare raffigurante l’Incoronazione di Maria e santi nella Basilica di San Lorenzo in Damaso a Roma; gli affreschi e il dipinto raffigurante la Conversione di San Paolo nella Cappella Frangipane, all’interno della Chiesa di San Marcello al Corso a Roma; gli affreschi nella Cappella di San Giacinto raffiguranti alcune scene della vita del santo nella Basilica di Santa Sabina a Roma; la pala dell’altare raffigurante Cristo e la Veronica, (anno 1595) nella Cappella Olgiati all’interno della Basilica di Santa Prassede a Roma; il dipinto raffigurante Maria Annunciata all’Angelo o semplicemente l’Annunciazione (1561) conservato nella Chiesa di Santa Maria dell’Orto a Roma, nel rione Trastevere;
il ciclo di affreschi che raffigurano la vita di Sant’Eustachio sulla facciata esterna del Palazzetto di Tizio di Spoleto sito a Roma, nel rione Sant’Eustachio.
Certamente la creatività e l’estrosità di Federico Zuccari si manifestano pienamente nella edificazione del Palazzetto Zuccari nel quale alla stravaganza esterna si contrappone l’eleganza dell’interno, che conserva i preziosi affreschi dello stesso pittore manierista e del fratello Taddeo.
Il Palazzetto Zuccari viene citato nel famoso romanzo Il piacere (anno 1889) di Gabriele D’Annunzio.