Piazza dell’ Orologio a Roma

Piazza dell' orologio roma point of viewPiazza dell’ Orologio è una piazza molto caratteristica e suggestiva che si trova nel centro di Roma, tra Via dei Banchi Nuovi e Via del Governo Vecchio, nel rione Ponte.

Piazza dell’ Orologio si contraddistingue per la presenza del Convento dei Filippini con la sua torre dalla quale svetta il grande orologio centrale, che dà il nome alla Piazza.

Si tratta di una torre leggermente concava costruita da Francesco Borromini tra il 1647 e il 1648 e collocata sopra il convento dei Filippini, gli oratoriani di San Filippo Neri, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria in Vallicella anche conosciuta come la Chiesa Nuova.

Sulla facciata esterna della torre, posto sotto il quadrante dell’ orologio è presente il mosaico della Vergine, raffigurante  la “Madonna della Vallicella“,  che viene attribuito a Pietro da Cortona.

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All’incrocio tra Piazza dell’Orologio e Via del Governo Vecchio è invece visibile, sotto un baldacchino, l’ Edicola Sacra “Madonna col Bambino” risalente all’ anno 1756 e realizzata dal pittore Antonio Bicchierai, mentre la cornice è attribuita allo scultore Tommaso Righi caratterizzata dalla parte superiore da una ampia raggiera con cherubini, mentre nella parte inferiore sono scolpiti due grandi angeli, avvolti da un panneggio bianco e che sembrano reggere il dipinto con le mani.

Nella Piazza si affaccia anche il Palazzo Bennicelli, costruito intorno al 1660 su progetto di Francesco Borromini per volontà del monsignor Virginio Spada, con lo scopo di adibirlo come sede del Banco di Santo Spirito. Successivamente a seguito della morte di Virginio Spada i ministri dell’istituto bancario ritennero la sede presso Palazzo Bennicelli non adatta alle esigenze dell’istituto di credito e decisero di trasferirla presso un altro edificio (sito in via del Banco di Santo Spirito).

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Successivamente il Palazzo Bennicelli viene venduto dalla famiglia Spada ai conti Bennicelli e negli anni è stato oggetto di diversi lavori di restauro, in particolare verso la fine dell’ottocento, per opera dell’architetto Gaetano Koch.

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