Piazza d’Italia con statua. Opera di Giorgio De Chirico

Piazza d'Italia con statua

Piazza d’Italia con statua. Opera di Giorgio De Chirico

Piazza d’Italia con statua è un dipinto (olio su tela, cm 44 x 56) realizzato intorno al 1937 circa dal celebre pittore italiano Giorgio De Chirico, annoverato come il principale esponente della Pittura metafisica, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Giorgio De Chirico (Volo, Grecia, 10 Luglio 1888 – Roma, 20 Novembre 1978) è stato un celebre e rinomato artista italiano, tra i grandi della pittura del Novecento. Intorno al lavoro di Giorgio de Chirico e dall’incontro con il pittore futurista Carlo Carrà nel 1910 si sviluppa la Metafisica. Si tratta della corrente pittorica più importante del XX secolo e aspira a superare i limiti del visibile e del reale, rivelando il significato inquietante degli oggetti attraverso il loro inconsueto accostamento in un clima di suggestione e di mistero.
La Metafisica si caratterizza per l’ordine e la chiarezza compositiva nella pittura: le scene sono in pratica nitidissime, senza deformazioni (come non citare i famosi manichini di De Chirico). I quadri raffigurano oggetti e forme riconoscibili, collocati in spazi ben definiti dal punto di vista architettonico e cromatico, ma i vari elementi appaiono coordinati in maniera assurda, apparentemente senza nessi tra loro.

Il dipinto Piazza d’Italia con statua è una tematica ricorrente che il De Chirico ripropone in diverse opere, sebbene con alcune varianti, ma dove sono presenti tutti gli elementi cari al pittore con la piazza, le architetture e i portici, le torri, la statua al centro dell’opera, e sullo sfondo il treno a vapore. Le piazze d’Italia sono luoghi realmente vissuti dal pittore come i centri delle città di Milano, Torino, Roma, Firenze, Ferrara, Venezia.

Le regole geometriche e prospettiche dominano l’opera infondendo una assoluta rigidità, una compostezza che si sostanzia nel silenzio e nell’apatia.

La struttura architettonica ad archi ai lati della scena unitamente all’immobilismo della statua, dal sapore classico e antico ma dimenticata nel suo passato, posta al centro dell’opera, donano l’impressione di abbandono umano e di sospensione temporale, mentre sullo sfondo il passaggio del treno, con la sua scia di vapore, crea l’illusione di una possibilità di vita e di esistenza.

Ancora protagonista assoluta della scena è la luce che illumina intensamente la parte destra e lascia in ombra la parte sinistra.

“Un’opera d’arte per divenire immortale deve sempre superare i limiti dell’umano senza preoccuparsi né del buon senso né della logica.”
GIORGIO DE CHIRICO

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