Pico trasformato in picchio. Opera di Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo

Pico trasformato in picchio

Pico trasformato in picchio. Opera di Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo. Galleria D’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma.

Pico trasformato in picchio è un dipinto (olio su tela, cm 129×175) realizzato tra il 1530 e il 1535 dal pittore veneto Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo, ed attualmente conservato presso la Galleria D’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma.

Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo (Garofolo, 1476 o 1481 – Ferrara, 6 Settembre 1559) è stato un celebre pittore di origine veneta, appartenente alla Scuola ferrarese; presumibilmente nato a Garofalo, in provincia di Rovigo, il pittore soleva firmare le sue tele disegnando all’interno delle stesse l’immagine di un garofano.

Le sue opere risentono dell’influsso del Boccaccio Boccaccino prima e successivamente di Raffaello Sanzio e di Giulio Romano e sono incentrate su tematiche sacre e religiose, in particolare sulla vita di Gesù e della Vergine Maria, in tal senso, il dipinto raffigurante l’Annunciazione, databile al 1528 – Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina, di Roma, la Sacra Famiglia (databile presumibilmente tra il 1512 e il 1526), conservato presso la Galleria Doria Pamphilj a Roma, il Cristo portacroce (databile intorno al 1525 circa), ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini, la Madonna in adorazione del Bambino (databile verso la prima metà del 1500) conservato nel Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco, ad Assisi, La Sacra Famiglia con Santa Caterina d’Alessandria, databile tra il 1520 e il 1530, conservato nella Pinacoteca Vaticana, all’interno dei Musei Vaticani, Città del Vaticano, Roma e Santa Caterina d’Alessandria (databile presumibilmente tra il 1530 e il 1550 circa), ed attualmente conservato presso la Galleria Doria Pamphilj a Roma.

Il dipinto Pico trasformato in picchio raffigura la scena tratta dalla favola di Pico, nelle Metamorfosi di Ovidio, in particolare tre momenti disposti su due piani di profondità: Pico a caccia di cinghiali incontra la maga Circe che si innamora perdutamente di lui. Quest’ultimo la rifiuta in quanto già impegnato e fedele alla moglie Canente e per vendetta viene trasformato da Circe in un uccello, il picchio.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *