La Religione è una scultura in terracotta, cera e legno (cm 55x37x25) realizzata tra il 1786 e il 1787 circa dallo scultore veneto Antonio Canova ed attualmente conservata presso le Gallerie dell’Accademia di belle arti Tadini, Lovere – in provincia di Bergamo.
Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) è stato un rinomato scultore e pittore di origine veneta, annoverato quale principale esponente del Neoclassicismo italiano. Tra le sue opere principali occorre citare “Amore e Psiche” (anno 1787 – 1793, conservato presso il Museo del Louvre di Parigi), “le Tre Grazie” (anno 1812 – 1817, una versione conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, mentre la replica successiva è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra), la statua dedicata a “Paolina Borghese” (anno 1804 – 1808, esposta presso la Galleria Borghese di Roma); la “Maddalena penitente” (anno 1793 – 1796 conservata a Palazzo Doria-Tursi a Genova); il Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (anno 1798-1805, conservata all’interno dell’Augustinerkirche di Vienna); la scultura raffigurante Adone e Venere (anno 1794, conservata presso il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra); la Danzatrice con le mani sui fianchi (databile 1811-1812, conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); la Venere italica (anno 1804-1812, conservata presso la Galleria Palatina di Firenze) e il gruppo scultoreo di Ercole e Lica (databile tra il 1795 e il 1815 circa – conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma).
La Religione viene raffigurata in piedi con l’abito sacerdotale ebraico descritto nell’Antico Testamento, e in mano regge una croce, simbolo della fede cattolica.
Si tratta del bozzetto originale per la colossale statua in marmo raffigurante la Religione per il Monumento funebre di Clemente XIII nella Basilica di San Pietro in Vaticano realizzato da Antonio Canova tra il 1783 e il 1792.
L’opera viene donata dallo scultore veneto al conte Luigi Tadini, in segno di gratitudine per il volumetto realizzato dal figlio, Faustino Tadini, e intitolato Le sculture e pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest’anno 1795.