Il Ritratto di Urbano VIII è una statua in bronzo (cm 101,5) realizzata nel 1658 circa dallo scultore e pittore italiano Gian Lorenzo Bernini ed attualmente conservato presso Collezione privata Firenze.
Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 Dicembre 1598 – Roma, 28 Novembre 1680), è stato uno dei più importanti e rinomati artisti italiani (scultore, architetto, pittore, scenografo) del periodo barocco.
Nato a Napoli nel 1598, ma cresciuto artisticamente a Roma, dove si trasferisce insieme alla famiglia nel 1606, Gian Lorenzo è figlio di Pietro Bernini, acclamato scultore di origini fiorentine, e si afferma seguendo le orme del padre, ma anche degli artisti, architetti e scultori, degli anni precedenti, come Michelangelo.
Grazie alla sapiente guida del padre e all’appoggio dei vari papi che si sono succeduti nel tempo, Gian Lorenzo Bernini riesce, sin da giovanissimo, ad imporsi nell’ambiente artistico e culturale romano con una serie di opere.
Tra le opere romane occorre citare “Il Monumento funebre a Giovanni Battista Santoni“, conservato all’interno della Basilica di Santa Prassede; la scultura la “Capra Amaltea” realizzata nel 1615 e conservata presso la Galleria Borghese di Roma; il gruppo di Priapo e Flora (1615-1616), per i giardini di Villa Borghese (oggi conservati al Metropolitan Museum of Art di New York), il “Busto del Laocoonte” realizzato nel 1616-1617 e conservato all’interno della Galleria Spada a Roma; e il gruppo scultoreo “Enea, Anchise e Ascanio“, il “Ratto di Proserpina“, il “David” e l’ “Apollo e Dafne“ tutte conservate nella Galleria Borghese a Roma.
Il Ritratto di Urbano VIII raffigura il papa Urbano VIII (al secolo Maffeo Vincenzo Barberini) a mezzo busto con lo sguardo severo e avvolto nella ricca stola decorata dai simboli pontificali del Triregno e delle chiavi decussate.
L’opera in bronzo viene realizzato dal Bernini nel 1658 su commissione del cardinale Antonio Barberini ed entra a far parte della collezione Corsini di Firenze a seguito del matrimonio di Anna Barberini con il principe Tommaso Corsini nel 1858.